I candidati, come anticipato, saranno Torre e Giorgianni. Porte aperte agli alleati del terzo polo, ma disposti anche ad andare da soli. D’Alia su Buzzanca: “Esca dall’ambiguità”. Muscolino e Bonfiglio: “Serve partito più compatto”
Le voci hanno trovato riscontro nell’ufficialità. L’Udc si presenta alle prossime amministrative a Barcellona Pozzo di Gotto e Lipari con due candidature di partito, quelle di Carmelo Torre e Marco Giorgianni. Il primo è attualmente assessore della giunta Ricevuto alla Provincia Regionale, il secondo era stato in passato designato nel Cda dello Iacp, ma la sua nomina, come le altre inserite nell’atto firmato da Ricevuto, non è mai stata ratificata. Assente per questione logistiche legate ai trasporti lo stesso Giorgianni, le presentazioni di rito sono spettate a Torre: «Barcellona è un comune difficile, l’alluvione ha peggiorato le cose. All’emergenza finanziaria si somma a quella amministrativa con il dubbio che ancora si insinua su presunte infiltrazione mafiose. L’obiettivo è tracciare un segno di discontinuità rispetto agli ultimi dieci anni». L’esponente della zona tirrenica non chiude le porte ai “cugini” del Fli e agli altri del terzo polo, dichiarandosi disponibile anche a fare un passo indietro nel caso in cui dovesse essere proposto un progetto ritenuto ottimo per l’interesse del comprensorio del Longano. Da soli? «Possiamo anche puntare al ballottaggio», ha però poi aggiunto.
«Dobbiamo scegliere un percorso coerente già da queste amministrative – è invece il commento del segretario provinciale, Matteo Francilia -. Sappiamo di avere internamente le persone giuste per rappresentante Messina». Un richiamo alla compattezza interna e nelle singole amministrazioni arriva dal presidente provinciale Giorgio Muscolino e dal segretario cittadino di Messina Biagio Bonfiglio, mentre il deputato regionale Giovanni Ardizzone chiede alla classe dirigente di trasformare l’Udc sempre più in un “movimento” che ascolta i bisogni della gente. Il deputato Pippo Naro sottolinea l’importanza di soffermarsi su progetti di sviluppo che siano svincolati dal Ponte sullo Stretto, mentre tocca al senatore Giampiero D’Alia ribadire l’appello al sindaco Buzzanca: «Esca dall’ambiguità, scelga tra sindaco e deputato regionale». Mentre sull’abolizione delle Province il coordinatore regionale afferma: «Drenano risorse, costano di più dei problemi che risolvono».
Alla fine dell’assemblea Francilia ha poi comunicato i nomi dei due nuovi segretari amministrativi del partito, quello provinciale, Giovanni Capillo e quello comunale, Diego Perrone. Entrambi sono stati eletti per acclamazione. Prossimo appuntamento per l’Udc locale fissato per il 9 febbraio (fino al 12), con la Winter School siciliana di Cefalù alla quale parteciperanno, tra gli altri, il leader del partito Pierferdinando Casini e il segretario nazionale, Lorenzo Cesa.
Ma è mai possibile che l’udc debba sempre candidare i parenti di d’alia? ma poi questo cuginetto marco non c’è stata proprio la possibilità di sistemarlo altrove? Giampiero ma di quale ambiguità parli? quella dell’udc alla provincia e al comune di messina o quella dell’udc alla regione?
a me non interessa sapere perchè l’udc sta una volta qui, una volta lì, una volta in mezzo, poi a destra, poi leggermente a sinistra, poi su e giù…
vorrei sapere, caro d’alia, quali vantaggi concreti ha portato la tua politica decennale, mica robetta di 6 mesi, alla comunità messinese.
quali??!?
Mi chiedo quando mai costoro hanno smesso di governare la nostra Città. Quando la corda stringe e si vedono i problemi, come al solito i figli della DC si sfilano e tirano calci. Unici eredi del bizantinismo siculo!