A parlare dell'ipotesi progettuale l’assessore Isgrò durante la cerimonia di questa mattina, ma se ne ridiscuterà solo dopo aver superato lo “scoglio” corte dei Conti. Il nuovo centro, allestito nei locali della parrocchia, sarà anche Caf e patronato
Al termine della messa di mezzogiorno, il taglio del nastro rosso e un succulente buffet per gli invitati allestito nei locali della parrocchia che da oggi ospiterà il “Centro Servizi”. Un’idea nata dall’impegno del Comitato Spontaneo di cittadini “Per la rinascita di San Michele”, costituitosi nel 2007 e diventato un punto di riferimento per i tanti residenti della zona che in più occasioni hanno manifestato il senso di abbandono da parte delle istituzioni cittadine. La struttura, messa a disposizione dalla parrocchia grazie alla piena collaborazione offerta da Padre Giovanni Scimone (prima parroco di Giampilieri), offrirà servizi di Caf e Patronato, (Enas e Ugl), con i seguenti orari di apertura e chiusura: lunedì dalle ore 9 alle ore 12; martedì dalle ore 16.30 alle ore 19.30; giovedì dalle 16.30 alle 19.30.
Sbaglia però chi considera quello di san Michele come un semplice Centro Servizi e lo spiega bene uno dei rappresentanti del Comitato, Ferdinando Croce: «L’obiettivo è renderlo anche un punto di ritrovo e di riferimento per la comunità che ormai da tanti anni chiede di poter avere uno spazio in cui svolgere anche attività ricreative». Lo dimostra la richiesta, più volte reiterata da parte del Comitato, di poter realizzare una villetta nella parte iniziale della strada che copre il sottostante torrente, in corrispondenza della Chiesa. Una proposta legittima ma che non potrà tuttavia trovare conferma fin quando non si procederà alla propedeutica messa in sicurezza della zona.
Basta dare uno sguardo alle macchine posteggiate nel letto del corso d’acqua o ai tanti edifici di recente realizzazione “incastonati” nelle colline, per comprendere come l’espansione edilizia e demografica della zona non sia certo andata di pari passo agli interventi di viabilità, rendendo San Michele sempre più un villaggio a misura di palazzo che di cittadino. Una tesi confermata anche dall’assessore alle manutenzioni Pippo Isgrò, presente al posto del sindaco Buzzanca, che ha fatto il punto anche sul fronte progettuale: «Esiste un progetto preliminare avanzato, del costo complessivo di 2 milioni di euro, che prevede la realizzazione di tre passerelle, che permetteranno di “guadare” il torrente e due strade arginali, così da risolvere il problema della circolazione delle macchine che al momento avviene su un solo versante con conseguenze facili da immaginare. Il progetto comprende anche un’ampia area di parcheggio perché è impensabile, come invece attualmente avviene, che le macchine continuino a sostare all’interno dell’asta torrentizia».
Prima di ogni altra cosa sarà però necessario effettuare studi geologici e geognostici per i quali, come spiegato dal rappresentate della giunta, saranno necessari circa 60 mila euro, ma ancor prima sarà necessario superare il mese di febbraio, freddo dal punto di vista delle temperature, ma particolarmente caldo sotto l’aspetto finanziario: «Dopo il 28 febbraio, giorno entro cui dovremo dimostrar alla Corte dei Conti che non siamo a rischio dissesto, ci siederemo a tavolino e da inizio marzo discuteremo in modo fattivo la strada da intraprendere, le risorse da reperire». E proprio a questo proposito, il responsabile del Comitato, Ferdinando Croce, ricorda l’opportunità sprecata per San Michele, vista anche l’esistenza del suddetti progetto preliminare, legata al mancato reperimento delle somme stanziate dall’assessorato regionale alle infrastrutture con il fondo rotazione (per sostenere l’attività progettuale, ndr), utilizzate per progetti riguardanti altre zone della città.
La rinascita di San Michele, insomma, riprendendo anche il nome del Comitato, passa anche dal Centro Servizi, la cui inaugurazione ha forse rappresentato l’occasione giusta per ricordare e far ricordare una parte di città che per troppi anni è stata dimenticata. Ne è conferma anche la “scoperta” di un progetto venuto fuori solo adesso, di fronte alle nuove legittime preoccupazioni dei cittadini, non un giorno prima. Di questo e molto altro i residenti del villaggio discuteranno giovedì sera a partire dalle 21, nei locali del Centro Servizi, con il sindaco Buzzanca, che per “recuperare” l’assenza domenicale ha deciso di incontrare comunque la comunità. Non ci sarà nessun nastro rosso da tagliare, non ci saranno fotografi né telecamere, ma forse meglio così, si penserà più alla sostanza e meno alla “forma”. (ELENA DE PASQUALE)
(FOTO STURIALE)