I due sindacati spiegano: dopo anni di vicissitudini stiamo dialogando con la nuova società per tutelare l'occupazione
La questione del servizio del Centro di prenotazioni Asp continua ad essere in primo piano. Le organizzazioni sindacali SLC-Cgil Messina e FISTEL-Cisl Sicilia, con un documento chiariscono la loro posizione relativa alla gara, vinta dalla Coop ASSO, per l’assegnazione del Servizio CUP di Messina.
Numerose vicissitudini
I due sindacati seguono da anni le vicissitudini a cui sono stati costretti i dipendenti di Radio Call Service, azienda che oggi detiene in via transitoria, fino al 30 Giugno, il servizio di risposta alle richieste di prenotazione sanitarie CUP di Messina. La Radio Call Service è stata più volte chiamata negli anni a dover rispondere, presso l’Ispettorato del Lavoro e La Prefettura di Messina, delle mancate retribuzioni stipendiali ai dipendenti, che hanno causato le legittime dimissioni per giusta causa di gran parte di essi e di conseguenza una serie di disservizi che ancora oggi si ripercuotono sugli utenti con stressanti attese e mancate risposte.
Disservizi e ritardi
La mancata partecipazione di Radio Call Service alla gara dell’Asp di Catania e la perdita della commessa di Messina, hanno creato un disagio occupazionale per la nostra già martoriata Provincia, che si verrà a concretizzare da qui a qualche mese.
Nuova sede a Patti
“Queste Organizzazioni Sindacali- si legge nel documento- hanno avuto il merito di riuscire ad aprire un dialogo costruttivo con la Coop Asso, aggiudicataria della gara di Messina che, comprendendo le difficoltà del territorio ha ascoltato le necessità delle lavoratrici di Radio Call che hanno perso le attività. La coop ha pensato bene di investire sul territorio aprendo una sede a Patti e richiamando tutte le lavoratrici di Radio Call Service che erano impegnate nella commessa di Messina e che hanno dichiarato la disponibilità ad essere assunte dalla nuova azienda. Con una sola azione, che ha prodotto un accordo tra le parti, si è ottenuto di salvaguardare il lavoro, l’impiego di tante persone e la serenità di tante famiglie della nostra Provincia; oltre 40 lavoratrici hanno già firmato una impegnativa. Il nostro interesse principale è la difesa dell’occupazione sul territorio. La Radio Call Service ha il torto di aver generato una grave situazione di crisi economica per tante famiglie, arrivando ad un ritardo stipendiale, nei confronti dei propri dipendenti, di 9 (nove) mensilità. Questo ha generato tante dimissioni per giusta causa con relative attivazioni di procedure legali per il recupero delle somme arretrate e ulteriori dimissioni sta ancora oggi generando conseguenze”