Centro prenotazioni Asp, la Uil replica alla coop Asso: "Tutele per gli operatori"

Centro prenotazioni Asp, la Uil replica alla coop Asso: “Tutele per gli operatori”

Redazione

Centro prenotazioni Asp, la Uil replica alla coop Asso: “Tutele per gli operatori”

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giovedì 27 Febbraio 2020 - 08:40

La Uilcom interviene sulla polemica legata ai disservizi nel centro di prenotazione dell'asp

In merito alle dichiarazioni del Presidente di Asso  Gallinucci si registra la replica della UILCOM-UIL Messina.

“Concordiamo con la Sig.ra Gallinucci nel tenere su due piani separati la questione dei disservizi, rispetto al rischio della situazione contrattuale e occupazionale dei lavoratori di Radio Call Service. Fermo restando che tali disservizi vanno risolti a tutela della collettività, ci dispiace che la ASSO faccia l’elenco dei buoni e dei cattivi riferendosi alle sigle sindacali. Come UILCOM, non abbiamo nessun pregiudizio, ma i nostri interventi sono volti a dare continuità lavorativa nel rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) e dei diritti acquisiti. Cerchiamo solo di far applicare, nel rispetto delle regole e delle parti, le conquiste legislative e contrattuali che in questi ultimi anni si sono ottenute nel settore dei Call Center e, soprattutto, non creare dei precedenti.

Regole nei call center

Infatti, il legislatore per tutelare migliaia di posti di lavoro nei Call Center, soggetti ad improvvisi e repentini spostamenti dei volumi, e quindi dell’occupazione, ha sentito l’esigenza, sollecitata dalle posizioni unitarie del sindacato di categoria, di rafforzare le previsioni della Clausola Sociale del codice appalti, che stabilisce anche il costo medio minuto al di sotto del quale una gara d’appalto per i Call Center non può essere aggiudicata. Rispetto alle tipologie di lavoro previste dal Codice degli appalti, il legislatore con le leggi anzidette ha tutelato nel settore dei Call Center la territorialità. Sui Call center invece il lavoro potrebbe essere remotizzato in qualsiasi parte del mondo. E allora il legislatore nel 2016 ha previsto una maggiore tutela per i call center.

Tutelare gli operatori di Messina

Il paragrafo 24 del bando di gara redatto nel 2018, che Asso si è aggiudicata, avrebbe dovuto esplicitare meglio il contenuto della clausola sociale in riferimento alla legge del 2016 già citata. Tuttavia, facciamo notare ad ASSO, che in quel paragrafo vi è scritto “l’aggiudicatario del contratto d’appalto è tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell’aggiudicatario uscente”. Quindi, immaginiamo che ASSO, nel rispetto del bando di gara, e della legge citata avrà dovuto comunicare alla Committente, Capofila Policlinico, che una parte del servizio, se non tutto, verrà gestito dal territorio di messinese. Anche per queste ragioni abbiamo accolto favorevolmente la convocazione della Commissione Regionale Sanità, incontro non ancora avvenuto, affinchè si predispongano tutti gli atti politici che evitino assegnazioni di commesse non ancorate al territorio e, al contempo, si corregga la situazione in atto.

Sul primo incontro con ASSO, avvenuto in due tempi, una prima seduta, con Fistel-Cisl e SLC-CGIL e una seconda seduta con UILCOM-UIL, confermiamo che la sig. Gallinucci ha compreso le difficolta personali delle operatrici”. Tuttavia, non possiamo non sottolineare che le organizzazioni sindacali, che nel 2018 rappresentavano i lavoratori di Radio Call Service, avrebbero dovuto vigilare in fase di redazione del bando di gara. Purtroppo a quel tempo la UILCOM non aveva iscritti e attraversava una fase di commissariamento. Il nostro auspicio è quello di riprendere un percorso unitario per garantire la continuità lavorativa dei lavoratori interessati.

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