Il Movimento “Vento dello Stretto” – preso atto della ripresa dei lavori di manutenzione urbana – chiede all’Amministrazione di valutare la possibilità di far riemergere il basolato lavico presente nelle vie del Centro Storico di Messina.
Il Movimento “Vento dello Stretto” – preso atto della ripresa dei lavori di manutenzione urbana – chiede all’Amministrazione di valutare la possibilità di far riemergere il basolato lavico presente nelle vie del Centro Storico di Messina.
L’avvio dei lavori
Da ieri, infatti, si stanno svolgendo nelle vie del centro (es. Via Centonze pressi T. Cannizzaro) lavori di scarifica, propedeutici ad una successiva bitumazione, che hanno fatto riemergere meravigliosi strati di pietre antichissime, sepolte ormai da tempo immemore sotto vari strati di asfalto.
Quest’ultimo, a causa delle intemperie e della erosione provocata dalle autovetture, si rovina facilmente e deve essere ripristinato a cadenza periodica con notevoli costi a carico della cittadinanza.
Il basolato
Come è noto, il basolato era una tecnica di pavimentazione stradale adottata anticamente in tutto il Meridione e prevedeva un perfetto accostamento di conci di forma squadrata.
In particolare, l’utilizzo del basolato sta, in questi ultimi anni, tornando nuovamente in voga, in particolar modo nel contesto degli interventi di riqualificazione dei centri storici urbani, in sostituzione dello strato di asfalto per molteplici motivazioni che qui di seguito si elencano:
• rispetto all’asfalto, un basolato presenta una maggiore resistenza, soprattutto alle condizioni atmosferiche (l’asfalto tende a sbriciolarsi, a creare “buche” sul manto stradale);
• un basolato ha sicuramente un valore estetico più alto rispetto a un semplice manto in asfalto, che ben si accorda con l’edilizia storica di un centro urbano. I basolati sono una parte importante della memoria e della identità del nostro centro storico.
Non cancelliamo la sua storia
“Non ci spieghiamo come sia potuto accadere che proprio nelle strade più centrali della nostra città (ad esempio anche via dei Mille) invece, il basolato sia stato ricoperto da asfalto, cancellando storia e bellezza.
In gran parte d’Italia questo materiale quando riaffiora dalle strade durante le scarifiche viene ripristinato e recuperato e non coperto come invece sta accadendo in queste ore a Messina, dove una pavimentazione tradizionale di tale pregio viene coperta da pavimentazioni bituminose di facile stesura ed altrettanto facile erosione.
Tali strade avevano una volta, e potrebbero avere, tutt’oggi, un valore storico, architettonico e urbanistico” dichiarano.
Ritorniamo agli antichi splendori
Alla luce delle considerazioni su esposte chiediamo che si interrompa l’opera di copertura dello strato in basolato lavico antico nelle vie del centro storico e che si prenda in considerazione di riportare agli antichi splendori i tratti di strade interessati dalla presenza di queste pietre.
Condivido pienamente l’iniziativa, è certamente una delle priorità in questo momento. Bravi.
Non si era detto che il basolato , in caso di pioggia era scivoloso e fonte di cadute? Allora, se questo NON e’ vero, e quindi il basolato lavico è sicuro, io voto a favore del suo ripristino, perlomeno nell’area del nostro Centro Storico. Chi e’ d’accordo con me ?
Totalmente d’accordo con questa proposta. Messina da ormai troppo tempo ha rinunciato all’essere una vera città anche visivamente, con queste orrende colate di asfalto in pieno centro storico, tipiche di quelle periferie urbanizzate recentemente che noi amiamo definire “paesazzi” (da notare invece come i suddetti “paesazzi” abbiano rivalorizzato la loro immagine battendo il Capoluogo di provincia). Alle giuste motivazioni poste dall’articolo dal punto di vista tecnico (data la resistenza del basolato) e storico-culturale (perchè rafforzerebbe la memoria della Messina antica quasi sempre dimenticata) aggiungo quella economica: una città più bella da vedere è più competitiva nell’ambito turistico, rafforzando l’intera economia cittadina.