Viaggio fra le strutture abbandonate dell’ex “città balneare”
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Un hotel, un bar, un lido. Uno accanto all’altro, tutti abbandonati. Da anni nel primo tratto del villaggio di Mortelle regna il degrado. Le erbacce hanno avvolto le struttura, i parcheggi e i marciapiedi. Oltre questo scenario decadente, però, c’è ancora il mare. Lo si intravede attraverso le grate dell’ex Giardino delle Palme e i cancelli dell’ex lido Aragosta: ecco un altro pezzo di mare negato ai messinesi.
La “città balneare” e il mare negato
Si perché in questa località, un tempo considerata la “città balneare” di Messina, il mare è difficile raggiungerlo. Da queste strutture, chiuse ma di proprietà privata, non ci sono accessi liberi e anche andando un po’ più avanti l’unico modo per raggiungere la spiaggia è attraverso attività private.
I luoghi abbandonati approdano in Consiglio
Il caso dei luoghi abbandonati di Mortelle approderà questo pomeriggio in Consiglio comunale. Si discuterà di come e quando questo tesoro vista mare potrà essere recuperato dopo tanti anni. Vedi la gallery fotografica 👇🏻
Che vergogna
Una vera tristezza, occorrerebbe costringere i proprietari al recupero o alla demolizione dei manufatti. Naturalmente a loro spese visto che hanno abbandonato al tempo l’intera area causando un danno alla città di Messina.
Purtroppo a Mortelle il vero, irrisolvibile problema, è la costante presenza di grandi quantità di spazzatura vicino alla riva. Non si può fare nulla, non è roba locale, viene da lontano, comprese navi che criminalmente scaricano i loro scarti in mare. Oltre alle discariche sulla spiaggia che ad ogni mareggiata riversano in acqua di tutto.
Se il mare fosse pulito, la gente a Mortelle ci tornerebbe volentieri, ma così non ci sono prospettive. Siamo ridotti come in Asia.