Da vicesindaca e figura centrale del progetto di De Luca alla distanza dalla Giunta Basile. Il sindaco: "Nessun terremoto"
MESSINA – Vi è una sola certezza: si è dimessa. Carlotta Previti, ex vicesindaca nella Giunta De Luca, assessora chiave nella progettazione, lascia la Giunta Basile. Ma le sue dimissioni sono uno tsunami politico per una compagine solitamente monolitica. Quella che Federico Basile ha ereditato da Cateno De Luca. Poco più di un anno fa Previti sembrava pronta a correre come sindaca. Era lei, agli occhi di tutti, la prescelta. Colei che avrebbe continuato il lavoro di De Luca. E, invece, in una notte densa di sorprese, il leader maximo di Fiumedinisi scelse “il guardiano dei conti” Basile come successore. Da qui una lenta emarginazione, o autoesclusione, dal progetto. La dinamica Previti, sempre pronta in passato ad anticipare idee e progetti di cui si occupava, ha cominciato a essere sempre più marginale sul piano mediatico. Lei, così protesa in passato a fare immaginare agli organi di stampa, e ai cittadini, la Messina del futuro, una volta concretizzatesi le sue idee e ottenuti i finanziamenti.
Raggiunto dalla nostra testata, il sindaco smentisce che si tratti di un terremoto politico e accenna a “impegni personali e professionali” che avrebbero impedito adesso alla ormai ex assessora di svolgere un lavoro “non dico h24, ma quasi. Nella Giunta non ci sono politici ma persone competenti che s’impegnano al massimo per questa città. Non c’è stata nessuna frizione con Carlotta Previti”.
Dopo le dimissioni da consigliera comunale e le deleghe in Giunta, ma non più come vicesindaca, si era detta convinta, in un’intervista con Tempostretto, di poter riprendere con più forza la sua progettazione. Deleghe di rilievo – Smart City; Individuazione, programmazione, monitoraggio e rendicontazione fondi extra comunali; Pianificazione strategica Fondi europei 2021-2027; Rapporti con le istituzioni europee; Rapporti con l’Università – e una dichiarazione per rassicurare chi la vedeva ormai distante dal pianeta De Luca: “Non essere più vicesindaca è un vantaggio perché posso dedicarmi a tempo pieno al mio assessorato. È stato un onore svolgere questo ruolo. Si è trattato però di un carico eccessivo sul piano lavorativo, che ho cercato di adempiere sempre al massimo. Ora posso dedicarmi a ciò che so fare meglio: progettare la Messina del futuro”.
Nel futuro di Carlotta Previti un incarico politico a Roma?
Tuttavia, i mesi successivi l’hanno vista nell’ombra, solo di rado presente a Palazzo Zanca assieme al resto della Giunta. Pochissime interviste e forse una sempre maggiore distanza politica da Basile e De Luca. Anche sui social, dall’attivismo del passato, con l’eco di “Una vita da Carlotta” e il successo elettorale con 800 voti, si è passati a un lungo, e sorprendente, silenzio. Ma attendiamo di parlare con l’assessora dimissionaria per sviscerare il tema. Non è sufficiente pensare a una sua delusione, per non essere stata scelta come candidata sindaca, come motivazione alla base del distacco politico. Ci deve essere anche altro. Un dissenso: ma su quali basi? E queste dimissioni potrebbero essere state anticipate dalla sua assenza, il 16 febbraio, in occasione della presentazione dei fondi Pon Metro da parte della Giunta Basile. Un’assenza che non è passata inosservata.
Esperta nella progettazione, Previti continuerà e rafforzerà, probabilmente, il suo impegno per altri Comuni. E non si esclude, in futuro, un incarico politico a Roma. Certo, sarebbe clamoroso se l’ex vicesindaca raggiungesse Marcello Scurria, probabile sub commissario per il risanamento, e forse Alessia Giorgianni, chissà, nella schiera delle figure di rilievo scelte in area centrodestra, dopo gli anni intensi con De Luca. Ma il futuro è un’ipotesi e solo Carlotta Previti ci potrà spiegare le ragioni della sua scelta.
Lo tsunami politico? Il vero tsunami lo stanno subendo i Cittadini di questa martoriata città, prima col superuomo di Fiumedinisi e adesso con i degni eredi!
Non l’ho votata ma le riconosco grande competenza. Se ha lasciato per futuri incarichi allora non possiamo credere a chi dice di amare Messina.
Gli sciacalli sono già stati liberati!
Per me si dovrebbe dimettere l’autore dell’articolo che ha scritto “lider”.
Caro lettore, grazie per aver segnalato il refuso! Purtroppo càpitano. Cordiali saluti