Lumia "Antoci ha messo la mafia alle corde. Avanti nel rispetto delle regole"

Lumia “Antoci ha messo la mafia alle corde. Avanti nel rispetto delle regole”

Lumia “Antoci ha messo la mafia alle corde. Avanti nel rispetto delle regole”

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giovedì 19 Maggio 2016 - 06:41

Manifestazioni di solidarietà alla persona di Giuseppe Antoci, ma anche attestati per il lavoro svolto in questi mesi di attività come punto di riferimento per un territorio in una lotta dichiarata alla "Mafia dei pascoli". A Cesarò è ripartita idealmente verso S. Stefano di Camastra una piccola carovana di legalità. .

Solidarietà e vicinanza ideale alla battaglia portata avanti in nome della legalità e della lotta alla “mafia dei pascoli” denunciata a più riprese da Giuseppe Antoci, il presidente del Parco dei Nebrodi verso cui nella notte si è perpetuato un vile e grave agguato lungo la via di rientro da una manifestazione a cui aveva partecipato illustrando le possibilità di accedere legalmente a fondi e finanziamenti per l'agricoltura a Cesarò.
E proprio da Cesarò è ripartito in serata l'abbraccio delle istituzioni con un incontro svoltosi presso una sala del Municipio del centro montano in cui hanno presenziato il primo cittadino Salvatore Calì e quello della vicina di S. Teodoro Giuseppe Agliozzo, ma anche il senatore Giuseppe Lumia e il segretario provinciale della CGIL Lillo Oceano, nonché il primo cittadini di S. Stefano di Camastra Francesco Re e il vece sindaco di Mistretta,Vincenzo Oieni prima che la comitiva si muovesse alla volta della “cittadina delle ceramiche” dove si sarebbe svolto un consiglio comunale aperto alla rappresentanza istituzionale di tutti i centri dell'area nebroidea.
Dure ed incisive le parole di Lumia, Vicepresidente della Commissione d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare che ha sottolineato di quanto la mafia sia alle corde e di quanto l'opera svolta da Antoci abbia colpito nel segno. La sua presenza a Cesarò – dice Lumia – vuole essere una dichiarazione di guerra alla mafia. E annuncia di avere presentato un'interrogazione con nomi e cognomi di tutti i capi mafia dell'area nebroidea.
Nella stessa interrogazione chiede al Ministro Alfano se ritiene di dispiegare sulla zona dei Nebrodi una presenza stabile di tipo militare attraverso i reparti speciali già sperimentati in luoghi dalle medesime caratteristiche dei Nebrodi, al fine di garantire un efficace presidio del territorio; se ritenga opportuno istituire una task force per effettuare uno screening patrimoniale delle famiglie mafiose con l’obiettivo di aggredire e sequestrare i loro beni.
(Salvatore Famularo – Giuseppe D'Amico)

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