Il giovane playmaker della Fidelia Torrenova presenta la delicata sfida contro la Sangiorgese Basket
Dopo la sconfitta di Bologna, la Fidelia Torrenova ritorna al PalaTorre, dove domani alle 16 affronterà la Sangiorgerse Basket, per la 4a giornata del campionato nazionale di Serie B. A presentare il match è il giovane playmaker di Torrenova, Alessio Ferrarotto che ha parlato così del complicato inizio di campionato della sua squadra, e del loro prossimo avversario: «Credo che il nostro inizio si debba valutare in maniera doppia: nelle prime due sconfitte abbiamo fatto bene a livello di gioco di squadra, crollando nei due finali contro squadre che anno più esperienza di noi, mentre contro Palermo abbiamo giocato male . Sicuramente il nostro girone è uno dei più tosti, con squadre molto forti candidate alla promozione finale. Abbiamo fatto un buon avvio di campionato sotto il punto di vista del gioco, ma è chiaro che senza aver portato nessuna vittoria a casa ci ridimensiona. La Sangiorgese è una squadra tosta, ma vogliamo dimostrare prima di tutto a noi stessi e poi ai nostri tifosi di che pasta siamo fatti. Faranno una trasferta lunga, dovremo essere bravi ad approfittare di qualunque piccolo errore faranno e dare il 110%». Il playmaker originario di Capo d’Orlando alla prima stagione a Torrenova, sta influendo molto sul gioco della Fidelia, che è in constante crescita: “Sono convinto che sia personalmente che come squadra abbiamo margini di crescita molto ampi. Siamo una squadra giovane, che pecca di lucidità ed esperienza in alcuni frangenti, ma possiamo migliorare veramente tanto”.Ferrarotto esprime anche il suo pensiero sul suo ambientamento a Torrenova e sulla difficile situazione attuale, con i palazzetti senza pubblico. «Sono a Torrenova da
qualche mese, siamo un gruppo fantastico dentro e fuori dal campo. Ci troviamo bene, poi la società è molto organizzata ed è fondamentale per rimanere sempre concentrati su quello che accade esclusivamente sul parquet. L’assenza del pubblico è importante, perché ti da sempre una motivazione in più, al PalaTorre poi la mancanza dei tifosi si sente molto».