L’auto del sottufficiale era parcheggiata proprio davanti la stazione dei carabinieri, quando sono partiti numerosi colpi d’arma da fuoco
Sabato sera colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro l’auto del maresciallo dell’Arma Lorenzo D’Ambrosio, in servizio alla stazione di Cetraro. Un episodio da collegare molto probabilmente all’operazione “Katarion” di qualche giorno prima , condotta dai carabinieri con il coordinamento della Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri che ha portato all’arresto di 33 persone appartenenti allo storico clan di ‘ndrangheta “Muto”, cosca egemone sul territorio dagli anni ’80 e che controlla di tutto, dal mercato ittico alle, naturalmente, numerose attività illecite.
L’auto del sottufficiale era parcheggiata proprio davanti la stazione dei carabinieri, quando da un mezzo in movimento, da stabilire se una moto o un’auto, sono partiti numerosi colpi d’arma da fuoco che hanno raggiunto l’auto. Gli inquirenti hanno immediatamente effettuato tutti i rilievi, mentre nel frattempo, con l’ausilio dei militari della compagnia di Paola sono stati predisposti numerosi posti di controllo ed effettuate perquisizioni.
“Un atto intimidatorio di una gravità inaudita”, l’ha definito Il presidente della commissione regionale anti ‘Ndrangheta Antonio De Caprio. Mentre il senatore Ernesto Magorno e sindaco di Diamante ha affermato che: “la Calabria che vale è con le persone che operano per la legalità. Tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno al maresciallo Orlando D’ambrosio e all’arma dei carabinieri”. Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua esprimendo tutto il suo sdegno per quanto accaduto ha detto come sia stato “ignobile che vili ignoti abbiano sparato contro la sua auto in sosta nei pressi della caserma.
La mia totale solidarietà e vicinanza al militare all’Arma dei Carabinieri. L’intimidazione non deve restare impunita. Confido che gli organi inquirenti possano assicurare al più presto alla giustizia i responsabili. L’Arma è parte integrante del nostro tessuto democratico, della sicurezza dei nostri territori e della vita delle nostre comunità”. Ed infine l’assessore regionale Fausto Orsomarso ed il consigliere regionale Giuseppe Aieta hanno detto che si è trattato di un’offesa a tutta la comunità, ed hanno sollecitato l’apertura della nuova Caserma ed elevarla a Tenenza.
Ieri mattina invece, i sindaci della zona con a capo quello di Cetraro, Ermanno Cennamo, sono scesi in piazza per manifestare la loro solidarietà al sottufficiale dell’Arma. “Non c’è e non ci può essere spazio per chi l’aggredisce. – Ha dichiarato il primo cittadino di Cetraro – Non abbiamo dormito ed abbiamo subito fatto fronte comune, prima in Comune per concordare la convocazione del Consiglio Comunale e poi in piazza per esprimere vicinanza e solidarietà al Comandante Ambrosio”.