«La crescita della Calabria non può che passare attraverso una lotta senza quartiere alla criminalità organizzata», rilevano le organizzazioni sindacali
REGGIO CALABRIA – «La notizia secondo la quale la ’ndrangheta ha in preparazione un attentato contro il procuratore Nicola Gratteri – dichiarano in una nota unitaria i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo – non può che preoccupare molto seriamente chiunque abbia a cuore la crescita della nostra regione, una crescita che non può che passare attraverso una lotta senza quartiere alla criminalità organizzata.
Ancora una volta vediamo messa a rischio nel nostro Paese, nel nostro Sud, nella nostra terra, la vita di chi è in prima linea in questa battaglia. Mentre esprimiamo, di fronte alla sfrontatezza, al cinismo, alla violenza delle organizzazioni criminali, vicinanza e solidarietà al dottor Gratteri e ai suoi familiari – proseguono Sposato, Russo e Biondo –, apprezziamo l’impegno di chi ha scoperto il gravissimo rischio cui il magistrato è esposto e ha rafforzato, come si apprende, la vigilanza intorno a lui e ai suoi cari.
Tutte le forze sane della società devono fare fronte comune perché la Calabria sia liberata dalla cappa oppressiva delle associazioni criminali che impediscono lo sviluppo di un territorio che chiede lavoro dignitoso e motivi di speranza. In questa direzione bisogna camminare con decisione e l’impegno dei sindacati confederali sarà sempre al fianco di chi difende le ragioni della legalità, della giustizia sociale, della democrazia. Nei prossimi giorni – fanno sapere i rappresentanti apicali della Triplice sindacale calabrese – faremo visita al procuratore Gratteri per testimoniargli di persona la nostra vicinanza».