Il caso è quello del custode dell'ex Gil. I due sindacati non vogliono difendere i fannulloni, ma ritengono inammissibile l'atteggiamento del sindaco
“Adesso basta. La nuova sceneggiata del sindaco De Luca, novello caudillo ed antistorico sceriffo proveniente da Fiumedinisi, rappresenta l’ennesima gravissima provocazione che evidenzia l’assoluta mancanza del rispetto delle basilari norme giuslavoristiche vigenti nel nostro Paese” .
Lo hanno dichiarato Giovanni Mastroeni, segretario generale Cgil Messina, e Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina. Il caso è quello del custode dell’ex Gil.
“E’ lapalissiano rammentare al sindaco di Messina che qualsiasi tipo di eventuale sanzione o provvedimento disciplinare nei confronti dei lavoratori passa da un iter caratterizzato da precise norme sancite dalle leggi dello Stato e dai contratti collettivi. Esporre gratuitamente alla pubblica lapidazione i dipendenti comunali, come sta avvenendo nel caso del custode dell’ex Gil, evidenzia i pesantissimi e pericolosi limiti del sindaco di Messina.
A scanso di equivoci o di eventuali sterili strumentalizzazioni, siamo i primi a condannare abusi o malversazioni e di conseguenza non difenderemo mai comportamenti illeciti, ma, al tempo stesso, tenuto conto che viviamo in uno Stato di diritto, riteniamo imprescindibile il ferreo rispetto delle regole. Le eventuali contestazione devono avvenire nell’assoluta osservanza delle previsioni contrattuali e delle leggi vigenti. E’ assolutamente inammissibile sotto ogni profilo pensare di licenziare padri o madri di famiglia tramite un post Facebook e di darli in pasto alla rete per costruire gogne mediatiche. Si tratta di metodi illegali ed inaccettabili”.
Per i segretari generali di Cgil e Uil “il palese, quanto ingiustificato, odio del fiumedinisano Cateno De Luca nei confronti dei lavoratori e dei cittadini messinesi emerge con sempre maggiore vigore. Tutto ciò pone con sempre maggiore evidenza il tema dell’agibilità e del confronto democratico messi seriamente a rischio da un sindaco che evidenzia quotidianamente pesantissima allergia al confronto e al dissenso”. hanno concluso Giovanni Mastroeni, segretario generale Cgil Messina, e Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina.
La Città di Messina ha scelto il migliore populista , dove passa lui regna solo odio ,comunque lui può rappresentare solo se stesso , tanti Fiuminisani sicuramente non vogliano essere rappresentati da lui , lo sceriffo è bravo a fare blitz , fare teatrini , con spettacolo deprimente ed essere sempre al centro dell’attenzione , vedete parlare mai qualche assessore ( Magari si nascondono Poverini ) come e andato a finire il casino , il treno volante , le tante odiate baracche , le tante battaglie x salvare le province con tanto di sciopero della fame , adesso la campagna elettorale e finita andate a riposare in pace Messinesi .