Dimensionamento scolastico, il Ministero dell’Istruzione chiede “chiarimenti” sul piano Centorrino

Dimensionamento scolastico, il Ministero dell’Istruzione chiede “chiarimenti” sul piano Centorrino

Dimensionamento scolastico, il Ministero dell’Istruzione chiede “chiarimenti” sul piano Centorrino

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lunedì 27 Febbraio 2012 - 09:20

I funzionari, secondo quanto affermato dal presidente della direzione didattica di Ganzirri Cosimo D’Agostino, avrebbero richiesto alcuni chiarimenti, prima di dare l’ok al piano, rispetto ai provvedimenti varati dall’assessore

Il preside della direzione didattica di Ganzirri, Cosimo D’Agostino torna a parlare del piano di dimensionamento scolastico. Secondo quanto affermato dal dirigente, infatti, a seguito dei molteplici dissensi, giunti soprattutto dalla provincia di Messina, rispetto ai criteri di accorpamento e fusione degli istituti, effettuati dall’assessore regionale Centorrino, il Ministero della Pubblica Istruzione, prima di fornire il benestare definitivo al piano, avrebbe richiesto il parere della Direttrice Generale dell’ Ufficio Scolastico Regionale, la dott.ssa Maria Luisa Altomonte.

“Intanto – scrive però D’Agostino – di speciali deroghe in Sicilia per le presidenze e per i segretari non se ne parla nemmeno e come era facilissimo per tutti prevedere, nonostante quanto detto da Centorrino e dal Dirigente dell’assessorato Albert, centinaia di scuole in Sicilia rimarranno senza Dirigente e senza Responsabile di segreteria titolari. Le migliaia di docenti, il personale di segreteria, gli alunni e le famiglie di queste tantissime scuole ringraziano sentitamente per l’opera egregiamente svolta”, afferma con rammarico il dirigente, il cui istituto, al momento, risulta essere “sacrificato” a favore del mantenimento dell’Istituto Petrarca, a cui sono state uniti (per evitare di andare al di sotto della soglia dei 600 alunni) due classi della direzione didattica di Paradiso che in tal modo, però, a propria volta perderà l’autonomia (vedi articoli correlati).

“A questo punto – conclude D’Agostino – quale che sia l’esito dopo il parere della Direttrice Altomonte, rimane una sola considerazione: che figuraccia. La scuola siciliana e al suo interno anche quella messinese, è servita. Si sono “sistemate” solo alcune situazioni”.

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