Il coordinamento per la tutela rivendica il contributo fondamentale all'obiettivo della messa in sicurezza e guarda oltre
Il recupero della chiesa di Mili è un traguardo ora raggiungibile, la sua valorizzazione sempre più vicina. La fine dei lavori effettuati dai Beni Culturali è una bella notizia, quindi, per il Coordinamento per la tutela della chiesa normanna di Santa Maria.
“Questo risultato è frutto del lavoro di sensibilizzazione portato avanti dalle 37 associazioni riunite nel Coordinamento per la tutela della chiesa normanna di Mili da ormai un paio d’anni, e per il fatto che le istituzioni hanno collegialmente risposto in maniera positiva alle sollecitazioni venute dal territorio con spirito costruttivo.” dice il professor Sebastiano Busà, portavoce del coordinamento.
“All’inizio del 2020 il Coordinamento ha fatto presente agli enti competenti che esisteva una relazione
tecnica del Professor Fabio Todesco, docente di Ingegneria del restauro presso l’Università di Messina,
che metteva in guardia circa il rischio di crollo per la Chiesa a seguito di scosse anche lievi di terremoto, proprio per i danni che i crolli avevano causato al corpo addossato. Dunque siamo a maggior ragione soddisfatti per le risposte ottenute e per la collaborazione proficua che si è creata”, racconta Busà.
“Adesso auspichiamo vivamente che il Ministero dell’Interno dia seguito all’intenzione, manifestata
già nel maggio del 2021, di finanziare con fondi PNRR la manutenzione straordinaria della chiesa,
e che la Regione Siciliana possa prendersi carico del problema del monastero, per il quale abbiamo
già chiesto nello scorso autunno ai fini di tutela e di valorizzazione sulla scorta di quanto già fatto
per diversi altri siti monumentali siciliani.”
I