Chiesa normanna di Mili. Nasce un coordinamento per la riapertura

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Redazione

Chiesa normanna di Mili. Nasce un coordinamento per la riapertura

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lunedì 24 Febbraio 2020 - 09:48

Associazioni per la tutela e la valorizzazione del bene

MESSINA – Un coordinamento di organizzazioni cittadine non profit per la riapertura della chiesa normanna di Mili San Pietro. L’iniziativa è stata promossa da Ctg Lag Proteggiamo la Natura, Associazione Ionio – Circolo Arci e Pro Loco Messina Sud, associazioni che riuniscono giovani abitanti di Mili San Pietro e altri villaggi della zona sud della città. L’incontro è stato aperto dal portavoce del coordinamento Eugenio Enea e a seguire Piera Costantino, presidente dell’associazione Ionio – Circolo Arci, Sebastiano Busà della Ctg Lag Proteggiamo la Natura e Ivan Tornesi della Pro Loco Messina Sud, le tre associazioni che da tempo si occupano del monumento lottando per il suo recupero e la valorizzazione e che si sono di recente riunite in un coordinamento con l’obiettivo di rendere più incisiva l’azione di sensibilizzazione presso le Istituzioni competenti e l’opinione pubblica. 

I rappresentanti delle tre associazioni hanno passato in rassegna 45 anni di attivismo delle associazioni, senza le quali il monumento non sarebbe sopravvissuto al degrado a cui era destinato: mostre, concerti, rappresentazioni teatrali, presentazioni di libri e una costante azione di pressione sugli Enti competenti. L’ultimo decennio ha visto affiancarsi al Ctg nelle azioni intraprese per il monumento l’Associazione Ionio e la Pro Loco Messina Sud, promotrici, insieme alla prima e ad altre associazioni, di numerose altre iniziative per il recupero del gioiello dell’architettura siculo-normanna e del Cultural Day, importante manifestazione primaverile giunta nel 2019 alla V edizione e che ha richiamato presso il monumento numerosi visitatori.

Delle organizzazione non profit del settore della cultura cittadino che hanno aderito all’appello di partecipare al coordinamento per la Chiesa Normanna di Mili erano presenti: ArcheoMe, Camminare Peloritani, Associazione Aurea, Associazione Amici del Museo, Ufficio Diocesano della Pastorale del Turismo e del Tempo Libero, Fai Messina, Forum Me, Comitato Provinciale di Messina Uisp, Architrekking, ForumMe, la Fondazione Salonia, Fai Messina, Siciliantica Messina,  Ctg Messina – gruppo Madonna della Lettera, Associazione Culturale Messina Russia, Padre Rocco Zappia della Parrocchia di Mili San Pietro, Padre Giovanni Lombardo delle Parrocchia di Cumia Inferiore e Superiore e rappresentante della Cooperativa di Comunità Valli Basiliane.

Tanti gli spunti e i contribuiti dei partecipanti: come quello di Giulia Miloro del Fai Messina che ha sottolineato l’importanza di partecipare alle manifestazioni indette dal Fai (tra cui I luoghi del cuore o le giornate Fai d’autunno), del parroco di Mili San Pietro Padre Rocco Zappia su un centro spirituale da realizzare nell’area dell’Abbazia, di Pasquale D’Andrea di Camminare Peloritani e Padre Giovanni Lombardo chehanno manifestato interesse a partecipare anche attraverso l’organizzazione di trekking e cammini tra diversi monumenti basiliani presenti nel territorio della zona sud, già a partire dal prossimo 7 marzo.

Il rappresentante di Forum Messina, ha invece parlato della necessità di superare l’attuale scarsa capacità di progettazione pubblica, che non permette di attingere alle risorse messe a disposizione dai bandi di livello europeo, nazionale e regionale. Di particolare rilevanza inoltre l’intervento del professore Fabio Todesco, che ha suggerito degli interventi urgenti e a basso costo, reperendo risorse anche attraverso una semplice raccolta fondi, per la parete destra della Chiesa Normanna, dove i recenti crolli hanno lasciato scoperti gli incavi del pavimento del corpo addossato del monastero. Tra gli altri interventi anche quello di Marco Grassi, storico dell’arte, rappresentante delle associazioni Aura, Amici del Museo e delegato dell’Ufficio Diocesano della Pastorale del Turismo e del Tempo Libero e Dimitri Salonia della Fondazione Salonia, che hanno ribadito l’urgenza di intervenire per non perdere un altro tassello della nostra memoria storica e civica, come già accaduto con altri monumenti.

In tal senso l’obiettivo del coordinamento è anche quello di creare attorno al sito abbaziale una comunità civica, pienamente consapevole dei diritti e delle responsabilità che si hanno di fronte al patrimonio culturale del nostro territorio, del quale la sua tutela e valorizzazione è fattore determinante per la qualità della vita delle nostre città. Il coordinamento si riunirà nei prossimi mesi e deciderà insieme sui prossimi passi da fare.

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