Furci. Studenti dell'Istituto d'istruzione superiore a scuola di umanità con papa Francesco

Furci. Studenti dell’Istituto d’istruzione superiore a scuola di umanità con papa Francesco

c. casp.

Furci. Studenti dell’Istituto d’istruzione superiore a scuola di umanità con papa Francesco

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martedì 31 Maggio 2016 - 17:04

La carezza del pontefice a Simona e la commozione della professoressa Graziella Cacciola che l'ha accompagnata: "Minuti indescrivibili con scambio di parole sincere di speranza, amore e misericordia, vera fonte di gioia, serenità e pace"

A scuola di umanità con Papa Francesco. Per 26 allievi dell’Istituto d’istruzione superiore “Pugliatti” di Furci Siculo il progetto si è concretizzato con la celebrazione del Giubileo della Misericordia. Hanno varcato la Porta Santa seguendo la croce che un gruppo delle Antille francesi aveva preso allo stand Unitalsi. Cantando, e dopo alcune soste in via della Conciliazione, gli studenti furcesi sono arrivati sino all’altare maggiore della Basilica di S. Pietro. Hanno vissuto due giorni intensi, culminati con l’udienza giubilare del Santo Padre. Di buon mattino i ragazzi, e con loro i docenti Calmo, Fiasco e Minutoli, hanno raggiunto il cancello indicato dai pass ottenuti grazie all’impegno del professore di religione, padre Giò Tavilla.

Le cattive condizioni meteo hanno indotto il pontefice ad accogliere i fedeli (giovani, adulti e portatori di disabilità) in sala Nervi: “Ho voluto sistemare qui i nostri fratelli perché non si bagnassero”, ha esordito il papa”. All’interno c’è Simona, una allieva dell’Istituto d’Istruzione superiore di Furci, accompagnata dalla professoressa Graziella Cacciola. Fuori, in piazza S. Pietro, ci sono i suoi compagni di scuola, che seguono la cerimonia attraverso un maxischermo. “Quando è apparsa Simona con la prof – spiegano all’unisono – ci siamo sentiti una cosa sola, come se in quel luogo ci fossimo tutti noi. Ci siamo sentiti a contatto diretto con il Papa. Abbiamo vissuto anche noi questa straordinaria emozione. E quando la mano di papa Francesco si è posata sulla guancia di Simona, la nostra gioia è stata grande”.

“La commozione per l'incontro unico e straordinario con papa Francesco – racconta la docente Graziella Cacciola – è stata davvero tanta e indescrivibile. Per la dolcezza del suo sguardo, la delicatezza delle sue mani, la tenerezza del suo sorriso, lo scambio di parole sincere di speranza, di amore e di misericordia vera fonte di gioia, di serenità e di pace. Parole – conclude la professoressa – da custodire come il più prezioso dei tesori e da condividere con gli studenti, con la mia famiglia e con tutti”. Piazza S. Pietro pullulava di associazioni, gruppi, scuole. Tutti in perfetto ordine, nonostante la pioggia. Il Papa ha fatto ben due giri in papamobile. Passa anche davanti al gruppo di Furci Siculo. E gli rivolge uno sguardo con un sorriso che ti rimane scolpito nella mente. Che quei ragazzi custodiranno tra i ricordi più preziosi della loro vita.

C. Casp.

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