Cisl Fp e Fp Cgil incalzano l'amministrazione sui ritardi che si continuano ad accumulare per la convocazione del famoso tavolo tecnico per la stabilizzazione dei 300 contrattisti. Sale la tensione, precise le richieste indirizzate all'amministrazione. Nessuna intenzione di concedere ulteriore tempo.
Mentre l’amministrazione Accorinti sembra ormai pensare solo alla Multiservizi, a Palazzo Zanca c’è chi reclama attenzione. Sono i precari comunali, i precari storici a cui era stata promessa una stabilizzazione che nei fatti è rimasta solo una chimera. Il Sindaco Accorinti a fine anno annunciava con grande enfasi che i contrattisti sarebbero stati tutti stabilizzati, ad oggi però sembra essersi arenato tutto il percorso che aveva visto Messina e Roma in contatto praticamente quotidiano per riuscire ad avviare un iter complicato ma che farebbe uscire da un precariato ventennale 300 dipendenti comunali.
Ad alzare ancora una volta la voce sono naturalmente i sindacati. A puntare il dito è la Cisl preoccupata per il ritardo nella convocazione del tavolo tecnico sulla stabilizzazione, viste anche le imminenti scadenze, mentre nel frattempo si cammina a passo spedito per costruire una Multiservizi che sembra ancora un contenitore troppo disomogeneo. “La società Multiservizi – dichiara la coordinatrice dei precari Gabriella Giannetto e il segretario aziendale Rosario Contestabile – seppur condivisa per una migliore e organica gestione, non può pensare di far confluire tutto e tutti a prescindere, senza avere contezza di quali determinazioni si intendono assumere. Servono percorsi e normative a supporto”.
“Pur apprezzando la volontà di incrementare i bassi livelli occupazionali della città – dichiara il segretario generale della Cisl Fp, Calogero Emanuele – riteniamo non più rinviabile l'attivazione delle procedure di stabilizzazione dei precari storici per i quali, nonostante la propaganda regionale, non si è ancora arrivati a definire la questione”.
La Federazione del Pubblico Impiego della Cisl registra un preoccupante aumento della tensione sociale che a breve potrebbe degenerare in considerazione anche e soprattutto della fase di stallo delle procedure. A livello regionale, infatti, è stata già proclamata la mobilitazione di tutto il precariato della pubblica amministrazione.
La Cisl Fp chiede quindi all'Amministrazione Comunale di Messina di convocare immediatamente il tavolo tecnico sui precari ritenendo pericolosi ulteriori ritardi. “È necessario presentarsi con proposte concrete e immediatamente operative, per dare risposte alla folta platea di precari dell'Ente che in molti casi gestiscono interamente una moltitudine di servizi. Bisogna rendersi conto che la vertenza è diventata insostenibile e oggi viene vanificato ciò che in questi anni è stato fatto per i precari del Comune di Messina, a causa dei tanti ‘se’ e ‘ma’ che vengono utilizzati da funzionari, esperti e consigliori”.
Sul piede di guerra anche la Funzione Pubblica della Cgil che ha indetto un’assemblea dei precari comunali che aderiscono alla Fp Cgil per oggi alle 16, presso la sede del sindacato sita in via XXIV Maggio. “Discuteremo delle iniziative da intraprendere nei confronti dell'Amministrazione comunale – dichiara Clara Crocè, Segretario Generale della Fp Cgil. Abbiamo richiesto da mesi la convocazione del tavolo tecnico per discutere della stabilizzazione dei lavoratori. Ancora nulla di fatto, anzi il segretario generale Antonio Le Donne sembra abbia dato disposizioni per preparare i conteggi per una eventuale assunzione dei precari con contratto a 11 o 9 ore settimanali. Assunzione che dovrebbe avvenire entro il 2015”. Un’ipotesi che la Fp Cgil respinge con forza perché significherebbe fa passare i lavoratori dalla precarietà alla povertà. “L’Amministrazione ha promesso una stabilizzazione a 36 ore settimanali. I precari del Comune sono essenziali per il funzionamento della macchina amministrativa, il Sindaco rivoluzionario dovrebbe incominciare a dare un segnale forte proprio con la loro assunzione”. Oggi l’assemblea deciderà quali iniziative mettere in campo, anche in vista dello sciopero dei precari fissato per il 12 maggio.
Bisogna avere pazienza ed aspettare che si porti a compimento il più grande errore che la storia cittadina ricordi. Negli anni sono stati fatti errori grossolani da tutte le amministrazioni che nei decenni passati hanno portato poi alla distruzione di Messina. Oggi però, grazie ad Accorinti e compagni, si sta perpetrando un crimine amministrativo. Vengo e mi spiego. Non so quale sia il primo che abbia pensato alla Multiservizi, ma deve aver avuto da piccolo un grosso problema encefalico , perchè non si può pensare di predere società decotte e ormai fallite e inserirle in un contesto che fino ad ieri era sano e quasi eccellente. Stanno decidendo di fare fallire l’Aman inserendo tutto lo scarto delle compartecipate ormai da buttare.
Bisogna avere pazienza ed aspettare che si porti a compimento il più grande errore che la storia cittadina ricordi. Negli anni sono stati fatti errori grossolani da tutte le amministrazioni che nei decenni passati hanno portato poi alla distruzione di Messina. Oggi però, grazie ad Accorinti e compagni, si sta perpetrando un crimine amministrativo. Vengo e mi spiego. Non so quale sia il primo che abbia pensato alla Multiservizi, ma deve aver avuto da piccolo un grosso problema encefalico , perchè non si può pensare di predere società decotte e ormai fallite e inserirle in un contesto che fino ad ieri era sano e quasi eccellente. Stanno decidendo di fare fallire l’Aman inserendo tutto lo scarto delle compartecipate ormai da buttare.
La legge dice che le partecipare debbono essere riunite, ma prendere 3/4 società fallite e metterle dentro ad una buona è follia pura perchè significa fare fallire anche la buona. Purtroppo i signori del comune (poco signori e grandi incompetenti) non fanno altro che rovinare ancora di più una città. Chiedo a Tempostretto ed ai lettori (ma no a Mariedit che è di parte interessata) cosa dobbiamo fare per buttare fuori questi quattro scappati i casa. Non ne posso più dell’arroganza di Signorino, Cacciola, Pino, Mantineo e tutti quanti gli altri compreso l’ignorante Accorinti. Meglio mettere i tornelli al Comune perchè si potrebbe verificare che qualcuno che non ne può più, entra dentro e butta tutti fuori a calci nel sedere.
La legge dice che le partecipare debbono essere riunite, ma prendere 3/4 società fallite e metterle dentro ad una buona è follia pura perchè significa fare fallire anche la buona. Purtroppo i signori del comune (poco signori e grandi incompetenti) non fanno altro che rovinare ancora di più una città. Chiedo a Tempostretto ed ai lettori (ma no a Mariedit che è di parte interessata) cosa dobbiamo fare per buttare fuori questi quattro scappati i casa. Non ne posso più dell’arroganza di Signorino, Cacciola, Pino, Mantineo e tutti quanti gli altri compreso l’ignorante Accorinti. Meglio mettere i tornelli al Comune perchè si potrebbe verificare che qualcuno che non ne può più, entra dentro e butta tutti fuori a calci nel sedere.