Giro d'Italia ribaltato o quasi. A Bormio domina Vincenzo Nibali. Lo squalo dello Stretto, sullo Stelvio, accende la corsa, risponde Quintana ma la maglia rosa resta a Dumoulin che è andato in crisi. Ora Quintana lo bracca a 31", Nibali a 1'12"
Chi pensava che il Giro d'Italia fosse finito, ha sbagliato di grosso. Oggi a Bormio, sullo Stelvio, Nibali ha dominato, ritrovando come per magia la forza sulle gambe dei tempi migliori gettandosi a tutta sulla discesa finale, battendo anche in volata Landa, del team Sky.
Incantesimo dunque rotto, l'Italia vince al Giro anzi, è NIbali che riapre la competizione se pur con un minuto di ritardo su Domoulin, che nonostante la crisi, è ancora in rosa, oggi bloccato da un problema intestinale, forse dovuto ad una cattiva alimentazione. Anche Quintana è lì a 32 secondi dal leader della classifica generale.
Il passo dello Stelvio, 2757 metri di dislivello, è uno dei più duri percorsi del Giro poichè ale per quasi 26 km con pendenze via via crescenti (circa l'11% nell'ultimo chilometro). La prima parte della salita (primi 8 km) è la più pedalabile con pendenze intorno al 5%.
Lo Stelvio è diventato famoso nel mondo del ciclismo quando, nel 1953, è stato inserito per la prima volta nel tracciato del Giro d'Itali. Leggendo un pò di statistiche, è stato teatro nel 1953, dell'impresa di Fausto Coppi, che a trantaquattro anni strappò la maglia rosa a Koblet, di nazionalità svizzera. Vittoria che gli valse il suo quinto e ultimo Giro.
Nel 1975 vi fu posto addirittura l'arrivo dell'ultima tappa e si assistette a un appassionante duello tra Fausto Bertoglio, leader della classifica, e lo spagnolo Francisco Galdós , con quest'ultimo che cercò in tutti i modi di attaccare ma all fine, dovete accontentarsi della vittoria di tappa.
La cima Coppi, poi il punto più alto della corsa in rosa. Nel Giro d'Italia 2012 il valico (versante lombardo) è ritornato al centro dell'attenzione, come arrivo di tappa, insieme al passo del Mortirolo, entrambi scalati nella stessa frazione il 26 maggio, che, dichiarata il 29 settembre 2011 in anticipo rispetto alla presentazione ufficiale del giro, il 16 ottobre, ha visto la vittoria finale del belga Thomas de Gendt.
Quattro anni fa, la Cima Coppi era sede di arrivo della 19esima frazione, si attraversava anche il Gavia a a causa delle avverse condizioni meteorologiche i due passaggi sono stati annullati e la tappa prima modificata in più punti e poi definitivamente annullata. Nevicò anche l'anno dopo, era il 2014, ma in quel caso, sotto una vera tempesta di neve, fu Cataldo a dominare il Bormio.
Oggi, il grande lavoro deli orgaizzatori, ha fatto in modo che la tappa si svolgesse in modo regolare e a trionfare sul traguardo finale è stato Nibali, che ha riportato il tricolore al Giro sul gradino più alto del podio. Un fatto mai successo al Giro, che un italiano vincesse dopo così tante tappe.
Lo squalo dello Stretto ieri lo aveva affermato alla Gazzetta dello Sport, "ora arrivano le mie montagne, le salite più dure e penso che sia importate anche la cronometro finale di Milano". Fino ad ora Nibali non ha mai provato attacchi in discesa perché erano anche scontati. Oggi invece, Nibali è stato superlativo, riaprendo di fatto i giochi.
Piero Genovese