Lo “Squalo” è arrivato arrivato quarto nella super Crono dell'ottava tappa e ora precede Evans, Gesink e il deludente Wiggins. Esplode la gioia in città e sul web
Lo “Squalo dello Stretto” veste rosa. Il messinese Vincenzo Nibali è in testa al giro d’Italia dopo l’ottava tappa, la crono di 58,4 km con arrivo a Saltara. Vince il britannico Alex Dowsett (Movistar), con il tempo di 1h16’27”, staccando di 10” l’ex compagno di squadra Bradley Wiggins (Sky), che ha deluso le attese anche a cronometro perdendo terreno dal primo in classifica generale. L’inglese e’ stato frenato da un problema nella parte iniziale della tappa che lo ha costretto a cambiare bici. Nibali si e’ piazzato quarto a 21” da Dowsett e in classifica generale ha ora un vantaggio di 1’16” sullo stesso Wiggins.
Il siciliano dell’Astana è inseguito alle spalle dall’australiano Cadel Evans (Bmc), settimo nella crono odierna e staccato di 29” in generale. Terzo l’olandese Robert Gesink (Blanco)) a 1’15” subito davanti a Wiggins. Quinto a 1’24” Michele Scarponi (Lampre), che oggi si e’ piazzato decimo. Tra gli sconfitti di giornata anche il campione uscente della corsa rosa Ryder Hesjedal (Garmin), che ha chiuso ad oltre due minuti dal vincitore. E’ durato solo un giorno il sogno del basco Benat Intxausti (Movistar), che ieri aveva conquistato la maglia rosa, giunto al traguardo con un distacco di oltre 4 minuti.
Festa nei fans club che sostengono lo “Squalo dello Stretto”, ma anche su internet e nei social network. Centinaia di persone, messinesi ma non solo, inneggiano alle grandi gesta del ciclista peloritano ormai da anni trasferitosi in Toscana ma sempre legatissimo alla sua terra d’origine. Un sorriso e tanta voglia ancora di fare per Vincenzo dopo l’arrivo: «Ho disputato una bellissima cronometro, che sembrava disegnata per me, con tante curve e diversi saliscendi: ho tenuto l’andatura con tutte le mie forze, in vista della salita finale e alla fine ce l’ho fatta. Ringrazio il mio team, mi sono concentrato per tutto l’inverno, oggi ero tranquillo: sono stato guidato bene in ogni curva». Impresa compiuta? «La strada per Brescia e’ ancora lunga». Ma i tifosi già sognano.
Altro che e’ dovuto emigrare per diventare qualcuno