712 km totali, 180km a tappa in media, 8 province su 9 attraversate. "Il Giro di Sicilia promuove l'isola - dice Musumeci - segnale di rivincita e speranza"
Il Giro di Sicilia Eolo riparte ancora una volta grazie all’intesa tra la Regione Siciliana e Rcs Sport. Un’edizione che si preannuncia spettacolare, sia per i percorsi scelti sia per il periodo dell’anno in cui si svolge.
Martedì 28 settembre da Avola prenderà il via la prossima edizione de Il Giro di Sicilia. Tornato a casa nel 2019, dopo 42 anni di assenza, prima che la pandemia lo fermasse di nuovo nel 2020.
La manifestazione sportiva dal grande fascino, riportata nel calendario internazionale, è tra le più antiche e gloriose corse a tappe italiane. Prima edizione nel 1907, prima anche della nascita del Giro d’Italia. Il Giro di Sicilia ha animato a più riprese il panorama ciclistico italiano con picchi di celebrità: nel 1974 con il successo di Roger De Vlaeminck; il 1977 con la vittoria di Giuseppe Saronni; infine la prima vittoria a stelle e strisce dell’americano Brandon McNulty nel 2019.
Svelato il percorso
La quattro tappe che comporranno il percorso sono di circa 180 km ognuna. Il Giro di Sicilia toccherà le province di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Agrigento, Trapani, Palermo, Messina e Catania.
Tappa 1, Avola – Licata. Tappa ondulata con finale pianeggiante, un solo Gpm di giornata a Ragusa con passaggio a Ibla che difficilmente farà selezione per la classifica generale ma che potrebbe bastare per darà il là ad una fuga. Arrivo che viene disegnato in leggerissima contropendenza. Sarà una questione quasi sicuramente tra velocisti.
Tappa 2, Selinunte – Mondello. Inizio di tappa ondulato fino alla scalata del Gpm di Portella della Ginestra a cui segue un altro vetta quasi a 800 m di quota a Portella della Paglia non categorizzato. Dopo inizierà la discesa verso Palermo dove l’arrivo è pianeggiante. Ci sarà stata selezione nella prima parte di gara e chi ha le gambe potrebbe provare l’azione solitaria sul secondo Gpm, breve ma intenso, di Carini posto a 20 km dalla linea del traguardo. Arrivo che vedrà protagonisti un gruppo ristretto di corridori.
Tappa 3, Termini Imerese – Caronia. Unico arrivo in salita di questa edizione del Giro di Sicilia. Tappa che inizia subito salendo verso Portella di Barfuoco, scollinamento a oltre 1100 metri, si scende in picchiata fino al Gpm di Pollina (11 km al 6% circa), quando mancheranno più di 40 km all’arrivo. Lungo vallone pianeggiante, poco indicato a provare l’azione in solitaria, fino a Marina di Caronia dove inizierà l’ascesa finale, 3,5 km di salita attorno al 6%, ma con punte superiori di pendenza, dove i big con la selezione già fatta si giocheranno la vittoria.
Tappa 4, Sant’Agata di Militello – Mascali. La più messinese di tutte e quattro le tappe, oltre 110 km su territorio provinciale, e quella che più sembra adattarsi alle condizioni di Nibali. Lunghe salite in quota e un arrivo in discesa a chiudere il Giro di Sicilia. Prima parte pianeggiante poi ci sarà da scalare Portella Mandrazzi, che è stata scalata anche nel Giro d’Italia 2020 quando vinse Demare in volata a Villafranca.
Portella Mandrazzi sarà forse l’ultima vera occasione per far fuori i rivali per chi vuole vincere la corsa. Si svolta poi in direzione Catania e si affronta la Sciara di Scorciavacca, uno dei molti versanti dell’Etna, quando mancheranno 28 km all’arrivo, 11 saranno di salita a cui seguiranno i restanti 17 in discesa o pianeggianti. Un ottimo trampolino di lancio per chi vorrà vincere in solitaria all’arrivo.
Dichiarazioni
«Con il Giro di Sicilia – ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – competizione più antica del Giro d’Italia, affidiamo al ciclismo di qualità un efficace messaggio di promozione della nostra di Isola. Puntiamo, oltre che al turismo “tradizionale”, ad attrarre turismo di settore ed i flussi legati al segmento sportivo d’eccellenza. Per questo siamo pronti ad accogliere, l’anno prossimo, il ritorno del Giro d’Italia. La volontà del governo regionale è quella di lanciare, anche attraverso eventi così rilevanti, un forte segnale di rivincita e di speranza alle migliaia di persone appassionate di questo antico e popolare sport».
«La pandemia ci ha imposto un anno di sosta, nel 2020, ma il Giro di Sicilia torna più ricco che mai. Grandi campioni e atleti pronti a dare vita a una corsa entusiasmante. Il governo Musumeci – afferma l’assessore allo Sport e al Turismo, Manlio Messina – crede con convinzione negli eventi di livello internazionale come questo. Il Giro di Sicilia è stato realizzato assieme a un partner prestigioso come Rcs Sport, organizzatore del Giro d’Italia. È il modo migliore per incentivare la pratica dello sport. Per promuovere l’immagine migliore della Sicilia in Italia e nel mondo. Scommettere sul turismo sportivo, segmento di mercato su cui intendiamo puntare con decisione».
«Questo Giro di Sicilia ha una collocazione molto particolare e secondo noi perfetta nel calendario internazionale. Grazie al lavoro di squadra con la Regione Siciliana – ha detto Paolo Bellino. Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rcs Sport – stiamo riportando questa corsa agli antichi splendori.
Campioni e ritorno di immagine per la Sicilia
“Quest’anno – ha concluso Bellino – avremo al via campioni del calibro di Vincenzo Nibali con la Trek Segafredo; Chris Froome con la Israel StartUp Nation; Alejandro Valverde e Marc Soler per la Movistar che sono quelli al momento confermati. Tutti che vantano palmares unici al mondo. La Sicilia è una terra straordinaria, come il suo popolo, ricca di tradizione, storia e cultura.
La Sicilia è il luogo ideale, in tutte le stagioni, per andare in bicicletta. Questo flusso crea sviluppo al turismo e diventa un volano per l’economia del Paese che le ospita. Grazie anche alle immagini prodotte dalla Rai, il Giro di Sicilia verrà trasmesso nei 5 continenti».
Vincenzo sei un grande, ma hanno dimenticato la tua amata Messina, che tanto ti ama. Il più grande campione sportivo della storia di Sicilia, come lui nessuno, il messinese Vincenzo Nibali, non ti meritano