Si inizia domani con la cronosquadre da Puerto Banùs a Marbella. Al via tutti i maggiori sfidanti dell’ultimo Tour de France, da Chris Froome ad Alejandro Valverde. Assente il solo Contador
La settimana conclusiva dell’ultimo Tour de France si era rivelata chiarificatrice per dissipare molti dei dubbi sul reale stato di forma di Vincenzo Nibali: dopo due settimane di anonimato, la vittoria sulle Alpi nella 19a tappa aveva suggerito sensazioni positive per un pronto ritorno al vertice del campione messinese. Da domani lo Squalo dello Stretto avrà la possibilità di poter raggiungere l’agognato riscatto in una stagione finora contraddistinta da un rendimento decisamente altalenante: con la cronosquadre da Puerto Banùs a Marbella (7,4 km) si apre ufficialmente, infatti, la settantesima edizione della Vuelta di Spagna, suggestiva corsa a tappe già vinta da Nibali nel 2010.
Tra gli avversari più temibili per la vittoria finale figurano tutti i maggiori protagonisti del Tour De France: il britannico Chris Froome, il colombiano Nairo Quintana e lo spagnolo Alejandro Valverde sono pronti per riprendere la sfida interrotta a Parigi lo scorso 26 luglio, mentre sarà assente Alberto Contador (vincitore dell'edizione 2014). L’Astana non ha ufficializzato il proprio capitano per mettere in atto una concorrenza aperta e stimolante tra Nibali e Fabio Aru (tra i protagonisti dell’ultimo Giro d’Italia).
Ventuno tappe (3.357 km totali) per riscrivere le gerarchie del ciclismo mondiale: arrivo a Madrid il 13 settembre per incoronare la nuova maglia rossa di una Vuelta finalmente all’altezza delle due principali competizioni continentali.
Domenico Colosi