Vincenzo Nibali, quando la strada inizia a salire ed è in condizione, detta sempre legge così come ha fato alla terza tappa della Vuelta con arrivo in Andorra. Froome nuovo leader ma con un vantaggio minino dal messinese, solo 10".
Un successo spettacolare quello ottenuto da Nibali alla fine della terza tappa della Vuelta de Espana. Lo squalo dello Stretto, tra i fuggitivi della prima ora, è riuscito nella discesa a colmare il distacco da Froome e Esteban Chaves, che nel frattempo avevano preso un leggero vantaggio nell'ultima salita.
Successivamente il messinese sorprende tutti e in volata, così come successe a Sheffield nel trionfale Tour del 2014 e batte Froome (terzo al traguardo), De La Cruz (secondo), Aru, Van Garderen e Pozzovivo. Grazie agli abbuoni è il britannico Froome, del team Sky, a vstire la maglia rossa di Leader, con lo squalo dello Stretto che nella classifica generale si ritrova decimo a 10" di distacco dal leader.
A termine della tappa il siciliano ha affermato: “Sapevo che era difficile, c’erano corridori molto veloci. La giornata era molto difficile, c’era caldo, era il terzo giorno. Non era facile essere subito pronti in salita e infatti io ho sofferto sull’ultima, fatta con un ritmo forte dalla Sky. Io l’ho presa indietro, ho cercato di difendermi e poi quando sono arrivato qui allo sprint ho pensato agli abbuoni partendo lungo. Sapevo che era difficile vincere. Froome è un grande avversario, rispetto tutti e sarà una Vuelta molto difficile”.
Nibali domani vestirà la maglia verde, quella di leader della classifica a punti. La quarta frazione, con arrivo a Tarragona, lunga 198,2 km, non presenta particolari difficoltà e quasi sicuramente, a meno di sorprese, toccherà vedere un arrivo in volata.