La segnalazione arriva dal consigliere Libero Gioveni che evidenzia dei ritardi nella consegna dei 120 nuovi loculi in via di realizzazione al cimitero di San Filippo. Alcuni sono stati già acquistati ma pare non potranno essere pronti prima di maggio. Con il rischio del solito sovraffollamento nel deposito del Gran Camposanto.
Nel cimitero di San Filippo devono sorgere 120 nuovi loculi per le sepolture. Il Comune aveva appaltato i necessari lavori di ampliamento realizzando due nuove pareti nel cellario "ACE" di 60 loculi ciascuna, per un totale complessivo, quindi, di ben 120 nuovi e preziosi loculi. Un intervento importante, vista la cronica carenza di posti nei cimiteri cittadini, purtroppo ben visibile nello stato in cui versa con cadenza ciclica il deposito del Gran Camposanto. Ma anche a San Filippo ecco che spunta il paradosso, segnalato dal consigliere comunale Libero Gioveni. A quanto pare, infatti, nonostante parecchie famiglie abbiano già acquistato alcuni di questi loculi per i loro congiunti defunti che ancora riposano al deposito del cimitero monumentale, i lavori che dovevano finire orientativamente nel mese di gennaio sono ancora in corso. Anzi, il Dipartimento pare abbia già comunicato agli acquirenti che i loculi saranno loro consegnati fra la fine del prossimo mese di aprile e l'inizio del mese di maggio.
“Appare evidente come risulti quanto meno curioso il fatto che la ditta non abbia ancora consegnato le due pareti del cellario e, se si pensa al fatto che occorrerà attendere, ben che vada, ancora 1 mese e mezzo giungendo in piena primavera, non si può non nutrire la giusta preoccupazione per un nuovo periodo di sovraffollamento del deposito” scrive Gioveni che indirizza la sua interrogazione all’assessore Daniele Ialacqua. Gioveni vuole capire i motivi che hanno determinato i ritardi nei lavori di realizzazione dei 120 nuovi loculi nel cimitero di San Filippo equali provvedimenti intenderà adottare in questo periodo di attesa al fine di scongiurare nuove condizioni di saturazione del deposito del Gran Camposanto.