L'inganno: la seduzione e la natura sensuale

L’inganno: la seduzione e la natura sensuale

Lavinia Consolato

L’inganno: la seduzione e la natura sensuale

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sabato 23 Settembre 2017 - 06:03

Sofia Coppola scrive e dirige il remake de “La notte brava del soldato Jonathan”, aggiudicandosi il Premio alla miglior regia a Cannes. “L’inganno” è una storia di seduzione e sensualità, con un cast stellare ed una ambientazione storica

Virginia, 1864, terzo anno della Guerra Civile. Il soldato nordista John McBurney (Colin Farrell), gravemente ferito ad una gamba, viene trovato in un bosco da una allieva di un istituto per signorine. Benché sia un soldato nemico, per buon cuore, viene curato e rifocillato dalla direttrice dell’istituto, la signorina Martha (Nicole Kidman), con l’aiuto di un’insegnante, la signorina Edwina Monroe (Kirsten Dunsten) e delle cinque allieve.

Nell’istituto vivono solo queste sette donne e bambine, in attesa che la guerra finisca. In lontananza si sentono i colpi di cannone ed oltre il bosco si alza un fumo nero, un fumo di morte, ma benché ogni tanto arrivino di passaggio dei soldati sudisti, la vita nell’istituto è tranquilla e va avanti imperturbata tra lezioni di francese, di ricamo e così via. L’atmosfera è rarefatta come quella di una rosa sotto un vaso di cristallo. Sono in attesa del mondo esterno, ed il mondo esterno si materializza sotto forma di un soldato, di un uomo, che anima questo luogo immerso nella natura. Ognuna di loro, persino le bambine, con la loro frivola innocenza sono sedotte dal soldato, ma sono le più adulte ovviamente a sentirne il fascino più intenso: la studentessa più grande, Alicia (Elle Fanning), Edwina e Martha, la quale in principio vede in lui una potenziale minaccia – e lo sarà -, per poi desiderare ancora la sua presenza.

Jonathan seduce e viene sedotto, in questo luogo ai limiti del selvaggio. C’è attesa nell’aria, l’eros è palpabile, ai limiti della morbosità, l’attesa è essa stessa l’eros.

Immediato il collegamento al celebre ed amato film Pic-nic ad Hanging Rock (1975) di Peter Weir, in cui natura e sensualità femminile sono strettamente collegati, in cui vi è l’attesa dell’evento sovrannaturale.

Tratto dal romanzo A Painted Devil (1966) di Thomas P. Cullinan, e remake del film La notte brava del soldato Jonathan (1971) diretto da Don Siegel con protagonista Clint Estwood, L’inganno di Sofia Coppola merita sicuramente il premio che gli è stato conferito a Cannes, ovvero la miglior regia. È naturale fare il confronto tra i due film, soprattutto perché la pellicola del 1971 è stata e continua ad essere molto apprezzata, vi è una grande introspezione dei personaggi per esempio; succede spesso che un remake sia di un livello più basso rispetto alla pellicola di riferimento, quindi potremmo considerarlo, invece che un remake, un secondo adattamento del romanzo.
Dopo l’insuccesso di Somewhere e Bling Ring, la Coppola torna a dirigere un film interessante, continuando la felice collaborazione con Kirsten Dunsten che era stata Marie Antoinette.

Voto: 7/10.

Lavinia Consolato

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