"Suicide Squad", il riscatto dei cattivi

“Suicide Squad”, il riscatto dei cattivi

Lavinia Consolato

“Suicide Squad”, il riscatto dei cattivi

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domenica 14 Agosto 2016 - 22:10

La Warner Bros mette in campo una squadra di cattivi dei fumetti per fare il lavoro che i supereroi non possono più fare: salvare il mondo. Un cast apprezzato, una brillante colonna sonora, umorismo ma una sceneggiatura con qualche buco

Amanda Waller (Viola Davis) è una funzionaria del governo senza scrupoli che di fronte ai gravi problemi di difesa in cui versa il governo, soprattutto dopo la morte di Superman, decide di creare una squadra “alternativa”. In una prigione fantasma in Louisiana, dei prigionieri molto speciali sono rinchiusi in isolamento, ognuno con le proprie tristi storie e vecchi rimorsi o desideri di vendetta. Deadshot (Will Smith), un sicario che non vuol altro che rivedere la figlia e uccidere Batman che lo ha catturato; Harley Quinn (Margot Robbie), l’innamorata di Joker (Jared Leto) – perché anche i cattivi si innamorano –; Capitan Boomerang, un rapinatore australiano; El Diablo, un uomo che ha il potere del diavolo, ovvero il fuoco che gli si sprigiona dal corpo; Killer Croc, una specie di mutante, un uomo coccodrillo; a loro si aggiunge dal Giappone Katana, una samurai con una spada incantata. Ultima ma fondamentale, l’Incantatrice, o meglio June Moone (Cara Delevigne), una archeologa che è stata posseduta da una strega di un mondo arcaico, presumibilmente sudamericano.

Quello che Amanda non immagina è che questa Task Force X, o “squadra suicida”, dovrà combattere proprio contro l’Incantatrice, che le si ribella contro, per, ovviamente, conquistare il mondo insieme allo spirito di suo fratello. Amanda però ha un asso nella manica: un soldato del suo seguito, Rick Flag (Joel Kinnaman), è innamorato, ricambiato, di June. Se si ha il cuore di June si può combattere l’Incantatrice, ma non sarà così facile.

È un mondo spietato, in cui il limite tra buoni e cattivi è davvero labile, in cui avere potere governativo significa essere ricattatori e sfruttatori. I buoni supereroi non si sa bene che fine abbiano fatto: Superman è morto (ma come???), Batman non ha parte nei combattimenti, anche lui sembra solo reclutato dal governo per acciuffare i criminali, Flash si incontra giusto per un secondo. Dove sono finiti i buoni, quindi? Non è data risposta. Brillano, come caratterizzazione psicologica dei personaggi, Deadshot e Harley Quinn, le star, potremmo dire, del film.

Nonostante gli svaghi estivi, il sabato sera la sala del cinema è colma, il richiamo dei supereroi – o dei cattivi – prende il pubblico fidelizzato che sa ciò che vuole: tanti effetti speciali e tanta azione. Ma quando le case di produzione “combattono” tra loro, qualcuno deve perdere. Benché “Suicide Squad”, con la regia di David Ayer, sia considerato dalla critica il migliore dei film del genere, la Warner Bros non può vincere contro lo stile della Marvel, specializzata da anni in film tratti dai fumetti dell’omonima casa editrice. La colonna sonora che va dal pop, al rock dei Queen, al rap di Eminem, il trucco e le caratterizzazioni dei costumi dei personaggi, il cast, in particolare Will Smith, sono il punto di forza, tuttavia mediocre.

Voto: 5/10

Lavinia Consolato

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