"Turner", il genio solitario del colore

“Turner”, il genio solitario del colore

Lavinia Consolato

“Turner”, il genio solitario del colore

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domenica 15 Febbraio 2015 - 11:57

Il regista Mike Leigh porta sullo schermo il pittore romantico inglese per eccellenza: William Turner, con la meravigliosa interpretazione di Timothy Spall, vincitore a Cannes per la Miglior interpretazione maschile.

Turner (Timothy Spall) è un artista sia amato sia disprezzato. La competizione tra i membri dell’Accademia che riunisce i migliori pittori del tempo è molto forte e a volte feroce; Turner tuttavia è imperturbabile e comunque gode del sostegno di diversi aristocratici mecenati.
Egli rappresenta perfettamente l’animo del Romanticismo, unito all’inconfondibile carattere inglese: dietro all’apetto burbero e rozzo, nasconde un animo sensibile e facile alla commozione, è un uomo che cerca di nascondere il proprio dolore per le perdite familiari, specialmente quella del padre, al quale era molto legato.
Non è semplice da trattare, come tutti i geni, tuttavia è capace di amare: fondamentalmente è introverso e timido.
L’animo romantico è dato dall’inquietudine in ricerca di pace e solitudine,che emerge dai suoi quadri, i cui temi ricorrenti sono le marine e i paesaggi. Il paesaggio non è fine a se stesso, una tempesta per Turner non è una semplice tempesta; ci verrebbe da pensare al Sublime kantiano delle forze della Natura, e questo è un concetto che affascinava molto i romantici. “L’universo è caotico e voi ce lo fate vedere.”

Turner vive nel periodo vittoriano ancora agli inizi, è testimone degli studi scientifici sul prisma e i suoi colori, la ferrovia e soprattutto il dagherrotipo, l’antenato della macchina fotografica, che “annulla” il lavoro dei pittori, terminando l’operazione in un minuto. Da questo Turner intuisce come la fotografia diverrà una rivale della pittura: “Ho paura che anch’io ormai sia finito! ”

Nonostante la sua bruttezza, ci sono due donne nella sua vita: la domestica (Dorothy Atkinson), che vive in muta adorazione, e la signora Booth (Marion Bailey), con la quale lui vivrà in un’altra casa, all’oscuro di tutti, come una doppia vita, per vent’anni.

“Turner” è stato presentato al Festival di Cannes ed ha ricevuto il premio per la Miglior interpretazione maschile attribuita a Timothy Spall, che tutto il mondo conosce per aver interpretato Peter Minus nella saga di Harry Potter, dimostrando di non essere un attore “minore”.
La versatilità degli attori britannici, come pure dei loro registi, è sempre stata, e spero sempre sarà, da me osannata. Su questo film posso dire: finalmente una biografia che non risente della solita pesantezza della durata e solo un inglese poteva farlo così bene.
È un film fatto come i suoi quadri: di sfumature.

Voto: 8/10
Il film è proiettato al Multisala Iris, alle ore 18:30 e 22:00.

Lavinia Consolato

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