Insidioso il piccolo attrezzo - facile da nascondere -, di solito usato da chi va per mare: grazie a una canna filettata, di fatto era un’arma da sparo
CINQUEFRONDI – A Cinquefrondi i Carabinieri, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio in collaborazione con i militari dello Squadrone eliportato “Cacciatori di Calabria”, hanno arrestato un 36enne del luogo, incensurato, per detenzione abusiva di armi e munizioni.
Nel corso di una battuta di rastrellamento in contrada Gunnari, zona rurale di Cinquefrondi, gli uomini dell’Arma sono stati sorpresi dalla presenza di un casolare di modeste dimensioni, che risultava non censito sulle mappe catastali. Dagli accertamenti posti nell’immediatezza è stato possibile riscontrare che l’arrestato risultasse l’unico proprietario del casolare e del terreno di pertinenza.
Insidiosa pistola lanciarazzi modificata
La successiva perquisizione ha inoltre consentito di rinvenire, nascosti in un doppio fondo di un armadio a muro, una pistola semiautomatica Tanfoglio cal. 22 con matricola abrasa e una pistola spararazzi modificata per sparare proiettili.
Parliamo, nello specifico, di una matita lanciarazzi utilizzata solitamente per esigenze di navigazione, a cui è stata agganciata una canna filettata per convertirla, a tutti gli effetti, in un’arma comune da sparo, vale a dire un congegno estremamente insidioso in quanto, per dimensioni e foggia, facilissimo da occultare o trasportare.
A seguito della convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palmi, per il 36enne è stata disposta la misura cautelare in carcere.