Monitoraggi più stringenti all'ingresso di Palazzo Zanca. Grazie alla circolare del commissario Croce verrà precluso l'accesso a persone sospette o in possesso di zaini voluminosi o presumibilmente contenenti materiale pericoloso
Controlli più serrati ai cancelli di Palazzo Zanca. L’invasione delle famiglie sgomberate dal complesso “Zancle”, rifugiatesi con le proprie masserizie proprio all’interno dei locali del Comune, di fronte al Salone delle Bandiere, ha fatto storcere il naso al commissario straordinario, Luigi Croce, che ha oggi emanato un’apposita circolare per scongiurare il ripetersi di simili episodi.
Sotto la lente di ingrandimento, proprio l’efficacia dei sistemi di controllo agli ingressi, evidentemente sinora poco consoni alla tutela di un edificio che è anche un ambiente di lavoro – come lo stesso Croce ha voluto fare notare – sede di uffici pubblici che si ritiene debbano ospitare nella maniera più serena possibile, le attività lavorative alle quali sono deputati, “senza il girovagare di soggetti che accedono al Palazzo per motivazioni che esulano dalla fruizione dei servizi al cittadino”.
Poche ma ben chiare le linee direttrici cui, sin d’ora, si informeranno le procedure di accesso al Comune dei visitatori esterni. Così, il cittadino che intenda introdursi all’interno del Palazzo, dovrà compilare un apposito modulo indicando il motivo d’accesso e l’ufficio presso cui intende rivolgersi. Il modulo, cronologicamente numerato e archiviato, sarà inoltre corredato dall’indicazione dell’orario di arrivo e d’uscita del visitatore. Richiesto anche un documento di identità, anch’esso fotocopiato di modo da allegarlo al modulo all’uopo predisposto. Seguirà la consegna del “pass-visitatori” effettuata presso il Corpo di guardia della Polizia Municipale, da personale dell’URP.
Procedura più snella per i dipendenti che per qualsiasi motivo facciano richiesta del pass in questione: dovranno compilare anch’essi un modulo con numerazione separata dagli altri, il quale verrà trasmesso all’ufficio di appartenenza del richiedente per le verifiche del caso.
Sulle procedure vigilerà la stessa Polizia Municipale, accertandosi che a persone sospette e/o in possesso di zaini voluminosi o presumibilmente contenenti bastoni, bottiglie et similia, sia preclusa l’entrata. (Sara Faraci)
così’ però si aggiunge burocrazia alla burocrazia, ci sono mille modi più efficaci, il Comune è la casa del cittadino contribuente, non una caserma