Rumore di Acque è un monologo dallo humour nero tanto caro al drammaturgo ravennate Marco Martinelli
A distanza di poco più di un anno dalla prima nazionale al Teatro Rasi di Ravenna, nell’ambito del Ravenna Festival, Rumore di acque diretto da Marco Martinelli, e scritto dal regista insieme ad Ermanna Montanari, è uno spettacolo quanto mai attuale. Anzi, potrebbe dirsi drammaticamente profetico alla luce delle ultime tragedie che hanno colpito i migranti in fuga dal Nord Africa. La messa in scena, terzo appuntamento proposto dal Circuito Epicarmo curato da Filippo Amoroso e sostenuto dalla Regione Siciliana (Assessorato al Turismo e Assessorato Beni Culturali), si profila come uno degli eventi più interessanti della stagione estiva ormai sul finire. A cominciare dalle location. Per Rumore di Acque, il Circuito, che per i precedenti spettacoli (Pathos, la tragedia delle Troiane e Medea) aveva scelto i siti più suggestivi e antichi della Sicilia (ma anche simbolici, come la settecentesca Villa Pantelleria di Palermo, strappata alla mafia), ha individuato l’ex Stabilimento Florio di Favignana, dove è previsto il debutto (31 agosto, ore 21), il Chiostro dei Carmelitani di Mazara del Vallo (1 settembre) e piazza Castello a Lampedusa (4 settembre). Un piccolo tour che inizia su un’isola (dove lo spettacolo è ambientato) dell’arcipelago delle Egadi che “guarda” la Tunisia (dove ha preso il via la “primavera” dei paesi del Nord Africa), si sposta in una città da anni simbolo di integrazione culturale per arrivare, infine, nel luogo simbolo che sembra ispirare lo spettacolo stesso. Quella Lampedusa dove, solo nel 2011, gli sbarchi sono stati più di cinquantamila e le tragedia umane senza sosta.
Spiega Filippo Amoroso: “Rumore di acque è un progetto biennale, creato per volontà del vescovo di Mazara del Vallo, che ha visto la partecipazione di giovani delle comunità straniere all’interno di un laboratorio curato dal Circuito Epicarmo sui temi dell’emigrazione e dell’integrazione. Lo spettacolo ha preso poi una forma professionale, che è quella attuale”.
Rumore di Acque è un monologo dallo humour nero tanto caro al drammaturgo ravennate Marco Martinelli. In una fantomatica isoletta tra l’Europa e l’Africa, situata in quella striscia di mare sede negli ultimi quindici anni di una devastante tragedia, vive un solo abitante: un generale dai tratti demoniaci. Un altrettanto fantomatico Ministro dell'Inferno pratica la “politica degli accoglimenti”: l’isoletta è abitata dagli invisibili spiriti dei morti e dei dispersi in mare, quei rifiutati che il generale accoglie e stiva nella sua isola-zattera. Ognuno di loro è un “numero”. Nell’isoletta, vite e morti sono ridotte a statistica.
Marco Martinelli nasce a Reggio Emilia il 14 agosto 1956. Nel 1977 sposa Ermanna Montanari e insieme cominciano il proprio apprendistato teatrale, lavorando fino al 1983 in diversi gruppi, allestendo testi di Beckett, Buchner, Campanile. Nel 1983 fonda, insieme alla moglie, Luigi Dadina e Marcella Nonni, il Teatro delle Albe. La critica specializzata e gli studiosi hanno sottolineato “il talento di un regista fra i più intelligenti e originali” (Palazzi), vedendo nella forza espressiva del drammaturgo-regista e nella vitalità delle Albe “un uomo-teatro iperrealista e un collettivo di irriducibili individualità” (Meldolesi); e l’esperienza di “meticciato teatrale” tra attori italiani e senegalesi (da anni componente stabile della compagnia) è stata definita come “l’ultima riprova che la fabbrica del teatro africano è in Europa, come già ci avevano ammonito Genet e Brook” (Quadri). Nel 1991 le Albe hanno dato vita a Ravenna Teatro, “Teatro Stabile di Innovazione”, di cui Marcella Nonni è direttrice organizzativa, Luigi Dadina presidente e Martinelli direttore artistico. Ravenna Teatro si è posto fin dall’inizio come “stabile corsaro. Di tale strategia la non-scuola (l’attività dei laboratori teatrali all’interno dei licei e degli istituti tecnici e professionali, teorizzata nel NOBOALFABETO scritto a quattro mani da Martinelli-Montanari) è uno dei punti di forza. Nel 2006 la non-scuola è approdata a Napoli trasformandosi in ARREVUOTO, un progetto triennale del Teatro Mercadante, diretto da Martinelli, a cura di Roberta Carlotto, e nel 2008 in PUNTA CORSARA, sempre per la direzione artistica di Martinelli, un progetto della Fondazione Campania Festival che prevede l'apertura di un teatro "stabile" a Scampia.
Rumore di acque è la seconda tappa del trittico del Teatro delle Albe Ravenna-Mazara 2010– a cura di Marco Martinelli, Ermanna Montanari e Alessandro Renda – ovvero tre opere che in maniera differente prendono Mazara del Vallo come simbolico luogo di frontiera e punto di partenza per un affresco sull'oggi.
Le musiche sono composte ed eseguite dal vivo dai Fratelli Mancuso, Enzo e Lorenzo. Nati a Sutera, piccolo centro della provincia di Caltanissetta, intorno alla metà degli anni ’70 emigrano a Londra dove risiedono per otto anni, lavorando in diverse fabbriche metalmeccaniche. In quel periodo, a contatto con circoli culturali e teatri, iniziano a ricomporre i frammenti del loro patrimonio tradizionale e su di essi innestano le prime composizioni che riflettono la loro condizione di emigrati. Ritornati in Italia nel 1981, si stabiliscono in Umbria, a Città della Pieve dove risiedono attualmente. Nei primi anni ’80 cantano nei piccoli teatri della Germania e Francia, ospiti di associazioni culturali e festival di musica popolare. Nel 1986, in Spagna incontrano Joaquin Diaz, noto studioso e musicista con il quale inizia uno stretto rapporto di collaborazione che porterà alla pubblicazione dei primi due album. Partecipano in seguito a festival e rassegne in Italia, Spagna, Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera, Austria, Portogallo, Ungheria, Belgio, Finlandia, Tunisia, Giappone, Uzbekistan, Russia, Brasile, Uruguay, Argentina, Indonesia, Croazia.
Protagonista in scena è Alessandro Renda. Classe 1979, è un attore del Teatro delle Albe che, all’interno della compagnia, è anche attivo come “guida” dei laboratori teatrali della “non-scuola” e come videomaker. Ubu Buur e Ubu sotto tiro, insieme a Mighty Mighty Ubue Museum Historiae Ubuniversalis, sono le sue prime opere video e insieme compongonoSuburbia, un progetto editoriale che documenta il processo creativo che il Teatro delle Albe ha compiuto da Ravenna al Senegal, da Napoli a Chicago intorno alla figura di Ubu re di Alfred Jarry.
Le tappe: 31 agosto Favignana, Ex Stabilimento Tonnara Florio; 1 settembre Mazara del Vallo (Chiostro dei Carmelitani); 4 settembre Lampedusa (piazza Castello). Inizio spettacoli ore 21.
Rumore di acque, la tragedia dell’immigrazione
va in scena a Favignana, Mazara del Vallo e Lampedusa
Rumore di acque
di Marco Martinelli
regia di Marco Martinelli, ideazione Marco Martinelli ed Ermanna Montanari
con Alessandro Renda
musiche originali dal vivo dei Fratelli Mancuso
spazio luci e costumi di Ermanna Montanari ed Enrico Isola
Coproduzione Ravenna Teatro – Teatro delle Albe