Si punta ai temi legati alla continuità territoriale: mobilità sullo Stretto, realizzazione di un sistema pubblico e intermetropolitano di collegamento tra le due sponde, ottimizzazione delle reti e delle infrastrutture logistiche, infrastrutturazione immateriale e condivisione dei servizi avanzati
I Direttori Generali dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Ludovica Agrò, e dell’Agenzia per i Giovani, Giacomo D’Arrigo, assieme a Giorgio Martini (Autorità di gestione dei fondi pon-metro) e Roberto Monaco (Autorità di gestione dei fondi pon-governance), hanno incontrato giovedì presso il Ministero dello Sviluppo Economico i rappresentanti dei Comuni capoluogo delle due città metropolitane di Messina e Reggio Calabria. Erano presenti il sindaco di Messina, Renato Accorinti, col vicesindaco, Guido Signorino, e l’assessore alle politiche sociali e comunitarie di Reggio Calabria, Giuseppe Marino.
Nel corso della riunione è emersa la specificità (unica in Europa) di due città metropolitane confinanti e appartenenti a due differenti regioni. In prosecuzione ideale con la firma del protocollo tra le 30 amministrazioni locali per la proclamazione di “patrimonio dell’umanità Unesco” per lo Stretto di Messina dello scorso 18 aprile, è stato individuato il tema centrale della conurbazione e della condivisione di servizi, competenze e conoscenze tra le due aree come risorsa per la costruzione di un’area intermetropolitana efficiente e capace di determinare attrazione di risorse sul territorio e incremento della qualità della vita per le comunità locali. La sfida è quella di costruire la “comunità dello Stretto”: una prospettiva che vede l’impegno deciso delle amministrazioni locali e che ha convinto gli interlocutori istituzionali incontrati ieri pomeriggio.
Adesso le due realtà metropolitane, ponendo anche a frutto la previsione della legge regionale siciliana che promuove la realizzazione di iniziative specifiche per l’area dello Stretto di Messina, dovranno armonizzare e uniformare le loro pianificazioni strategiche, individuando i concreti progetti di conurbazione su cui mobilitare le risorse europee. Si punta ai temi legati alla continuità territoriale: mobilità sullo Stretto, realizzazione di un sistema pubblico e intermetropolitano di collegamento tra le due sponde, ottimizzazione delle reti e delle infrastrutture logistiche, infrastrutturazione immateriale e condivisione dei servizi avanzati (dalla sanità ai servizi sociali, dalla ricerca ai servizi alle imprese). Su queste prospettive l’Agenzia per la Coesione ha espresso il massimo interesse e ha garantito il suo impegno per l’individuazione di risorse aggiuntive rispetto a quelle già stanziate nel pon-metro. L’appuntamento è al mese di settembre.