Alì sta meglio, mangia e beve da solo. Numerosi gli attestati di stima nei confronti del venditore ambulante, icona della movida messinese. Nel pomeriggio interrogatorio di garanzia per l'aggressore. Davanti al GIP Zappia si é scusato per il gesto compiuto e ha ribadito di non aver avuto alcuna intenzione di uccidere l'egiziano
I medici gli hanno tolto il respiratore. Alì sta meglio, mangia e beve da solo, potrebbe anche lasciare il reparto di Rianimazione del Papardo dove si trova ricoverato da lunedì mattina dopo l’aggressione subita in pieno centro. Numerosi gli attestati di solidarietà nei confronti del cinquantasettenne egiziano, icona della movida messinese. Commenti a pioggia che si sono registrati sui social network come anche su Tempostretto, dopo la diffusione della notizia della sua aggressione. Espressioni di affetto per Alì, ma anche di rabbia nei confronti del quarantenne Pietro Zappia arrestato con la pesante accusa di tentato omicidio. Spetterà al magistrato il compito di delineare i contorni della vicenda, facendo chiarezza sulla ricostruzione dell’episodio e accertando cosa sia accaduto lo scorso lunedì alle 2.30 di notte in via Loggia dei Mercanti. Secondo la ricostruzione fornita dalla Polizia di Stato tutto sarebbe successo in pochi secondi fuori da uno dei locali che si affacciano su quella stradina. Un mazzo di fiori appoggiato su un tavolo e preso dal quarantenne Zappia, forse per scherzo. Un diverbio nato con Alì che chiedeva spiegazioni per quel gesto. Frasi ripetute faccia a faccia, forse non comprese del tutto. Poi quel bastone per terra e sbattuto sul capo dell’egiziano. Quindi la fuga in auto, mentre Alì veniva soccorso e portato in ambulanza al Piemonte. In attesa delle decisioni del magistrato incaricato di decidere per la convalida dell’arresto di Pietro Zappia, la buona notizia è che la vittima di quest’aggressione sta meglio. Non è più in fin di vita. E quando sarà possibile potrà raccontare anche lui quello che è successo. E chi conosce Alì, sa che questa sua disavventura diventerà una delle storie da raccontare mentre cerca di vendere le sue rose.
Nel pomeriggio si è svolto davanti al gip Antonino Genovese l’interrogatorio di garanzia. Assistito dai suo legali, gli avvocati Antonio Paratore e Nino Cacia, Pietro Zappia si è scusato per il suo comportamento. “Non avevo intenzione di ucciderlo, gli avevo restituito i fiori e ho avuto paura”.
il guaio è che gente come Zappia sono dei guappi di periferia senza dignità e pensano di poter calpestare anche il debole,tanto loro sono onnipotenti.Fategli assaggiare il carcere duro e capiranno la loro “pochezza”
ridicolo anche la scusa adottata:”avevo paura” .Senza contare le scuse tipiche da strategia difensiva in questo caso suggerita dal suo avvocato!! Che questi personaggi ,bulli di periferia , di cui è piena Messina , si faccia pulizia e si mandino a svolgere servizi sociali tra le persone bisognose d’aiuto, forse vedere ed aiutare gli più sfortunati potrebbe essere un momento di crescita personale.Ho i miei dubbi ,sull’esito positivo, ma almeno proviamoci!!!
Purtroppo sappiamo tutti come funziona la giustizia qui a Messina…..mi auguro che delle scadentissime scuse non bastino a far apparire il boia per una pecorella, ci vuole una punizione esemplare a chi crede di potere tutto!!
ora, e’ chiaro che e’ sotto la regia dei suoi avvocati, il PRODE E CORAGGIOSO ZAPPIA dice di chiedere scusa, che ha avuto paura.
caro burrascanu, dovrebbero esserci magistrati a Messina degni di questo nome.
ma ho la certezza che domani ne trovera’ uno che lo rimandera’ a casa.
e tutto questo perche’ GRAZIE A DIO ALI’ e’ fuori pericolo, quindi non sara’ difficile per avvocati e giudici far passare il tutto per un gioco un po’ piu’ pesante.
lo zappia ( il sig. lasciamolo alle persone)si può permettere l’assistenza legale di DUE AVVOCATI!Si è scusato per il suo comportamento…ma in che .azzo di società viviamo,prima sfoghi i tuoi istinti e poi ti scusi, e tutto torna a posto, una ragazzata, tutto questo clamore mediatico, magari pompato dai giornalisti, in fondo, ha solo spaccato la testa ad una persona e SCAPPARE VIGLIACCAMENTE.Alla luce di ciò, lo zappia sarà moolto presto libero con piena soddisfazione dei suoi legali…VIVA L’ITALIA!
Zappia fai la valigia e vai via…
Attenzione… zappia dice di aver avuto paura di Alì il Terribile, il temutissimo venditore di rose!!!!!!!!
Secondo me se l’è fatta sotto quando ha saputo che Alì era in fin di vita.
In ogni caso il gesto è stato volontario e premeditato su questo non ci sono dubbi, come non ci sono dubbi che gli avvocati non si fanno scrupoli a difendere anche i peggiori criminali.
Zappia più che chiedere scusa per il tuo gesto dovresti chiedere scusa di essere al mondo!!!!