Dopo la voragine di via Cavour il rappresentante di quartiere passa in rassegna le responsabilità del Comune, puntando il dito contro Isgrò e un sistema di gestione del settore manutenzioni: a lavorare solo ditta “di fiducia” dell’amministrazione
Sconcerto e sdegno. E’ così che il presidente della IV circoscrizione Francesco Quero commenta l’ennesimo “caso” che riguarda le strade cittadine. Non un’arteria qualsiasi, ma la centralissima via Cavour, dove da appena qualche settimana erano stati terminati i lavori (?) di scarifica e bitumazione dell’asfalto, ormai da troppo tempo ridotto in pessime condizioni. Le buone intenzioni non hanno però dato il risultato sperato. «I lavori sul corso Cavour – precisa subito Quero – indicati come prioritari dal consiglio già nel 2008, sono stati effettuati, con le risorse dell’ecopass, dalla mobilità urbana: stesso dipartimento che ha “disegnato” scriteriatamente la corsia preferenziale al centro della carreggiata».
Andando oltre il senso di profonda indignazione per quando accaduto, il presidente Quero si lascia andare ad un duro attacco nei confronti dell’amministrazione e, in particolare, verso l’assessore Isgrò, sottolineando che dal giungo 2010, data in cui è terminato il bando della CEA, non è più stato affidata nessuna gara per la manutenzione stradale. «La storia, gli addetti ai lavori, la conoscono bene – commenta Quero – non solo non si fece la gara, ma a settembre le circoscrizioni ricevettero una comunicazione dove leggevamo, attoniti, che le risorse erano terminate (anche perché buona parte del capitolo manutenzioni è legato agli oneri concessori mai riscossi) e pertanto sarebbe stato inutile esitare delibere e segnalazioni. Da quel momento si è proceduto con cottimi fiduciari di poche decine di migliaia di €, incaricando ditte di “Fiducia” dell’amministrazione. Imprese che in pratica non si sa a che logiche di priorità rispondano e che naturalmente fanno solo piccolissimi (quando li fanno) interventi. Si continua ad operare per somma urgenza, perpetuando il regime di straordinarietà, e avendo tralasciato, sin dall’insediamento di questa Giunta, la manutenzione ordinaria, basata su programmazione e priorità, magari indicate dalle Circoscrizioni (come ritengo sarebbe corretto e opportuno)».
L’attuale sistema di gestione della problematiche stradale, secondo il presidente Quero fa acqua da tutte le parti: per l’esponente della circoscrizione una grossa responsabilità è da attribuire all’ “assessore presenzialista”, così come viene definito Isgrò: «Colui che due anni promette l’acquisto in pompa magna della ormai famosissima macchina sturatombini, per risolvere definitivamente i problemi delle caditoie di scolo del nostro territorio, lo stesso che oggi annuncia il georadar per ispezionare le strade (chissà se mai lo vedremo)».
L’affondo finale è riservato all’intera amministrazione: «Si individuino i responsabili, perché le strade, i marciapiedi, le aiuole sono le “nostre”, sono dei cittadini messinesi che, rimango convinto, vogliono riappropriarsene. E chi invece crede di essere al servizio del cittadino, ma in verità è completamente slegato dalla realtà, si faccia da parte, nell’interesse della città, che si sostiene amare tanto.