Un traguardo raggiunto dopo 30 anni di battaglie. Soddisfatti i sindacati, l'assessore Grasso e il sindaco
Per i tantissimi precari delle ex Province arriva finalmente un traguardo a lungo atteso. La giunta Musumeci ha infatti dato il via libera alla stabilizzazione dei precari nei Liberi Consorzi e nelle Città Metropolitane.
Grasso: missione compiuta
“Gli enti potranno finalmente procedere alla stabilizzazione fino al 2038 del personale precario in servizio – spiega l’assessore regionale alle Autonomie locali Bernadette Grasso- Abbiamo risolto il problema. Ringrazio l’assessore Armao perché ha confermato dal punto di vista finanziario la nostra proposta di variazione di bilancio. L’iter per la stabilizzazione è avviato. Il lungo calvario è giunto al termine. Accelerare la procedura era uno dei miei obiettivi. Così è stato”.
De Luca: il 22 la firma
Per quanto riguarda i 91 precari della Città Metropolitana di Messina il 22 dicembre firmeranno le stabilizzazioni. E’ quanto ha annunciato il sindaco metropolitano De Luca nel corso di una diretta facebook nel pomeriggio a Palazzo dei Leoni, alla presenza dell’assessore Bernadette Grasso. Entro il il 2022 l’orario di lavoro sarà integrato a 36 ore per tutti.
Csa: un sogno iniziato 30 anni fa
“Si pone fine al travaglio dei 91 precari e per questo risultato, non possiamo non ringraziare l’assessore Bernadette Grasso, il Sindaco Cateno De Luca, La Segretaria Generale il Dirigente Tripodo ed i funzionari tutti che hanno fatto sì che raggiungesse un “sogno”iniziato oltre trent’anni fa”. E’ questo il commento di Pietro Foti, segretario Csa Regioni Autonomie locali che ha voluto dedicare questa vittoria a chi ha fatto di tutto per realizzarla ma è morto la scorsa settimana.
L’ultima vertenza di Paladino
“E’ obbligo ricordare che questa fu l‘ultima vertenza di Santino Paladino, che messaggiava da un letto d’ospedale con il sindaco e l’assessore. Sarà nostro impegno,cercare di fare sì che ai lavoratori vengano garantiti tutti i diritti, comprese le PEO, su cui l’amministrazione nutre dubbi sulla possibilità di conservarle ai lavoratori, ma come per altri casi ci impegneremo al massimo”
Cisl e Uil: un Natale felice
” Sarà un Natale felice per i 91 lavoratori precari della Città Metropolitana di Messina. Finalmente un traguardo raggiunto che mette in sicurezza i 91 lavoratori precari della Città Metropolitana di Messina dando serenità alle rispettive famiglie – affermano Giovanni Coledi della Cisl Fp e Giovanni Risitano della Uil Fpl – Un ringraziamento va a quanti, nel tempo, hanno contribuito a completare un percorso iniziato quasi un trentennio fa“
“Attenti alle discriminazioni”
Ma Cisl Fp e Uil Fpl manifestano «la totale disapprovazione circa l’inquadramento giuridico ed economico che ci è stato anticipato, privato di numero due progressioni economiche, in atto in godimento al personale precario, riconoscimento economico conseguito a seguito di superamento di procedure selettive. La quasi totalità delle Amministrazioni che hanno proceduto alle stabilizzazioni le hanno confermate, purché presenti nella voce stipendiale posseduta al 31 dicembre 2015. L’assessore Grasso ha confermato che il finanziamento “complementare” per la stabilizzazione dei precari è garantito fino al 2038 e pertanto non si comprende tale assurdo e penalizzante diniego. Ribadiamo, inoltre, che la Corte di Cassazione Civile conferma che il lavoratore che partecipa alla procedura di stabilizzazione non può essere privato di un riconoscimento economico in godimento. Tale comportamento, a nostro parere, appare ingiusto, lesivo e discriminatorio nei confronti dei 91 lavoratori a tempo determinato, che ha svolto con continuità le mansioni previste dalla categoria contrattuale posseduta».
Sono stati assunti senza nessun concorso e senza nessuna prova selettiva.
In compenso, centinaia di giovani, in questi 30 anni, hanno dovuto fare la valigia ed emigrare, visto che non avevano padrini politici e protezioni.
Vergogna!!!!!!!!!!!!!
Idem per la Messina Social City.
È la morte della meritocrazia.
E poi parlano di lotta al sistema e di cambiamento.
Caro Placido, parli di cose che non sai..Io sono uno di quei precari, sono entrato nel 1989 tramite ufficio di collocamento ma con titoli e competenze già acquisite, ho sempre lavorato a fianco degli impiegati di ruolo e molte volte li ho pure formati, dato che io ero già in possesso di competenze che loro non avevano. Avevo 24 anni all’epoca, e dato che sei sicuramente colto, saprai ora quanti anni ho.. Se poi vogliamo parlare dei concorsi in Italia e sui percorsi di selezione, allora ti consiglio di leggere i fatti di cronaca che riguardano tutte le inchieste e le condanne sui famosi “concorsi” che tu tanto decanti..penso dopo più di trentanni di servizio qualcosa avrò imparato, che dici? Io di sicuro non sono entrato grazie a padrini politici..LO POSSO DIRE FORTE…Buon Natale anche a te Placido..