Ieri mattina era a seguire l'allenamento della squadra, preparare la trasferta e lavorare ai primi colpi di mercato. Oggi è in viaggio verso casa
MESSINA – Si fa tutto in pectore in casa Messina in queste prime giornate con la nuova proprietà: Stefano Alaimo presidente in pectore, Domenico Roma direttore sportivo in pectore, garanzie economiche anche “in pectore”. Nella giornata di ieri si aspettava solo l’ufficialità con la firma che la società faceva trapelare di avere già ottenuto, tanto che il direttore sportivo era già operativo telefono in telefono, aveva parlato con alcuni giocatori, probabilmente i senatori della squadra, e aveva già definito gli arrivi di Dumbravanu, Ingrosso e Monaco. Colloquiando coi presenti non si sbilanciava ma diceva di aver ricevuto le garanzie economiche, garanzie che a quanto possiamo immaginare fossero solo verbali.
Stamattina la doccia fredda, una decisione del direttore Roma, che reputa di non poter lavorare in condizioni ottimali per operare il miracolo salvezza. I due, il presidente Alaimo e il ds Roma, si sono incontrati ieri e sicuramente avranno parlato del mercato, nel pomeriggio poi qualcosa deve essere successa o non successa. Da qui la decisione di Roma di tornare a casa. Non sappiamo se in attesa che finalmente dalla società arrivino le rassicurazioni concrete oppure in modo definitivo. Di certo c’è aver perso un altro giorno di mercato.
La prima settimana alla guida della proprietà dell’Aad Invest Group inizia a rilento, per non dire che inizia male. Alaimo aveva dato per scontato Domenico Roma, ora scopriamo che oltre a mancare l’ufficialità manca proprio il direttore sportivo fisicamente a Messina che non è pienamente convinto, Alaimo ancora aveva detto che questa settimana ci sarebbe stato “il boss” Doudou Cissé a Messina in conferenza stampa, la settimana è praticamente finita con la squadra che partirà domattina per la Puglia e sabato si gioca. Sono tutte situazioni risolvibili, sia convincere concretamente Roma che far venire Cissé in conferenza stampa, ma si perde solo tempo. Tempo e pazienza che a Messina dopo quasi otto anni di gestione Sciotto non si è più disposti a concedere.
Signori,ma vi volete rendere conto che questo passaggio se ancora ci sarà,significa la fine del messina.Il sig. Alaimo non si sa per quali meriti sportivi sia stato nominato presidente,ma per il momento lo è solo im pectore.il Ds in pectore è già scappato,ritengo non abbia avuto le dovute garanzie,l’allenatore non si è più presentato a Messina,le garanzie sono state date a parola e in pectore,ma di soldi se ne sono visti,ma questi signori hanno liquidato il sig. Sciotto,causa dei mali di questa squadra,,si può chiedere se il notaio è stato pagato,se il commercailista è stato pagato,oppure sono segreti di stato,diversamente non si fa un buon servizio alla città di Messina.Nessuno in questa città ha il coraggio di dire e di scrivere le cose come stanno,chi sono questi signori,chi è la società che avrebbe acquisitoto le quote ,che possibilità economiche ha, chi sono questi fondi americani, se ci sono, che dovrebbero investire nella società.Mi sembra che sia la stessa situazione della squadra belga,che in attesa dell’arrivo dei soldi non si sa da dove,è fallita.Mi auguro di sbagliare,ma le avvisaglie ci sono tutte,e poi vista l’esperienza di questi signori in Belgio,il sig. Sciotto non doveva sedersi nemmeno a discutere per cedere la squadra.
Credo sia ben chiaro a tutti che siamo nelle mani di NESSUNO.
Spero di sbagliare, non vorrei si finisse come il Parma di Manenti. Speriamo bene.