Un momento di condivisone con gli alunni e i docenti, che ha riportato tutti indietro nel tempo. Per la degustazione, sono giunti dirigente scolastico, sindaco e assessore alla Pubblica istruzione

PAGLIARA. Molti oggetti oggi hanno perso sempre più il loro significato originale e le antiche tradizioni restano ormai solo un ricordo nella memoria dei nostri anziani. Uno di questi è il pane, suoi ingredienti nominalmente sono uguali, ma non si è pervasi dallo stesso aroma e non si avverte più lo stesso sapore. Sapore che invece ritorna presso la piccola scuola primaria del paese collinare di Pagliara, dove continua con successo il laboratorio multidisciplinare a classi aperte. Così dopo i maccheroni, i bambini si sono cimentati nella lavorazione del tradizionale pane fatto in casa. Seguiti dalle insegnanti, dopo le prime ore di lezioni, gli alunni con la gioia di impastare, mettono via libri e quaderni e si cimentano nella lavorazione del pane. Dopo aver trasformato il banco in un piano da lavoro, tra la competizione di chi lavora meglio, la farina impastata e lievitata, prende forma un panetto morbido morbido da infornare, con sopra impresse le iniziali di ogni bambino. Mentre il profumo del pane piano piano aleggiava tra i corridoi della piccola scuola, arriva per la degustazione il dirigente scolastico, Mirella Guta Sauastita, il sindaco del Comune di Pagliara, Sebastiano Gugliotta e l’assessore alla pubblica istruzione Melina Scarcella. Un momento di condivisone con gli alunni e i docenti, che riporta tutti indietro nel tempo. “La Riscoperta delle antiche tradizioni '' valorizza l'identità locale, lega il filo della memoria a quello dei saperi e migliora il modo di fare cammino insieme.