Enormi i danni già apportati e futuri per via dell'erosione costiera e la siccità, evidenzia tra l'altro il "Rapporto Città Clima 2022" di Legambiente
GIOIA TAURO – Gioia Tauro? Rischia di sparire per via degli eventi climatici estremi – cui la Calabria è regione fra le più esposte dell’intero Paese – e, in particolare, per l’innalzamento del livello dei mari, come pure un’altra vicina località interna sempre sulla Tirrenica reggina, Sant’Eufemia d’Aspromonte.
Da 65 a 82 fenomeni climatici ‘estremi’ nel giro di due anni
Solo nell’ultimo biennio, dal 2020 ad oggi, la regione è passata da 65 a 82 fenomeni climatici ‘estremi’. Tra questi, ben 33 allagamenti da piogge intense; 17 trombe d’aria; 14 casi di danni alle infrastrutture; 8 frane da piogge intense. A rilevarlo è il Rapporto Città Clima 2022 di Legambiente.
La Calabria – riporta la ricerca – è anche fra le regioni che soffrono di più per l’erosione costiera. Dal 1970 ad oggi, in Italia, i tratti di litorale soggetti ad erosione sono triplicati e riguardano il 46% delle coste sabbiose. Tra le 40 aree urbane costiere che rischiano di subire rilevanti danni e di scomparire con l’innalzamento del livello dei mari, come già evidenziato, nel Reggino ci sono Gioia e Sant’Eufemia.
A Reggio grande numero di ‘notti tropicali’
La Calabria inoltre è stata interessata anche da lunghi periodi di siccità con gravi danni a settori chiave come quello agricolo. Anomalie delle temperature e del numero delle notti tropicali si sono verificate soprattutto a Reggio, ma anche a Catanzaro.
Dal 1999 al 2022 sono stati 1.109 gli interventi richiesti, con 863 milioni di euro di finanziamento per diverse opere, eppure si continua ad assistere ad alluvioni e distruzione d’interi territori consapevoli che si possa fare molto di più per mitigare rischio e conseguenze su cose e persone.