Slp Cisl Sicilia denuncia una «grave carenza di personale in tutto il territorio di Messina»
Riprende in Sicilia l’agitazione dei lavoratori postali. Dopo l’ennesimo confronto con la dirigenza di Poste, Cgil, Cisl, Uil, Failp Confsal e Ugl non è cambiato ed i sindacati sono pronti per la proclamazione dello sciopero.
«Dall’azienda abbiamo ottenuto solo un silenzio gelido – dice Giuseppe Lanzafame, segretario generale di Slp Cisl Sicilia – La più grande azienda di servizi non si occupa delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti ed è concentrata solamente sul taglio del personale, tramite incentivo all’esodo a cui hanno già aderito 600 unità nel 2018. L’azienda ha annullato, facendo finta di non vedere, i diritti contrattuali».
Ulteriori e positivi ingressi di nuove commesse, come l’e-commerce dei pacchi Amazon, per Slp Cisl devono essere accompagnate da strumenti e risorse. «Invece avviene il contrario – continua Lanzafame – Il clima nei posti di lavoro è di grande conflittualità anche per la "soppressione" delle regole stabilite dal contratto e dagli accordi non più applicate. Ormai il lavoratore, di ogni ordine e grado, non conosce la sua vera identità lavorativa e trascorre la giornata tra contraddizioni d’indirizzo, "schiacciato" fra il comando e le regole scritte, rischiando comunque di sbagliare».
«Una situazione critica – aggiunge la segreteria provinciale di Messina – che vede il nostro territorio soffrire più di tutti per la carenza di personale in tutti i settori».