In una nota trasmessa quando Buzzanca era ancora sindaco, il presidente del collegio dei revisori dei conti Zaccone ha invitato l’Ente «a porre in essere tutte le attività necessarie ad invertire il trend negativo». Sull’argomento, conferenza stampa del Fli
Se tutto va bene, siamo rovinati. L’espressione di uso polare è la più indicata per descrivere l’attuale situazione economico-finanziaria del Comune, mai come oggi ad un passo da baratro, alias dissesto . A palazzo Zanca è codice rosso per quel che riguarda l’andamento economico e a dirlo sono i numeri o per essere più precisi i revisori dei conti, che quei numeri li devono comparare e decifrare per fotografare la realtà. Realtà puntualmente descritta in una nota, che porta in calce la firma del presidente del Collegio dei revisori dei conti, Dario Zaccone ed è stata trasmessa il 27 agosto scorso (Buzzanca era ancora il sindaco della città!) all’ormai ex primo cittadino, al presidente del consiglio comunale Pippo Previti, all’assessore alle politiche finanziarie (oggi vice- sindaco) Orazio Miloro, al ragioniere Generale Ferdinando Coglitore e al Dirigente alla Programmazione Bilancio Entrate, Giovanni Di Leo.
Il contenuto del documento , che parte dai dati relativi all’attività di monitoraggio sul rispetto dell’obiettivo programmatico annuale, è da brivido : alla data 24 agosto 2012 -scrive Zaccone – è emerso un saldo finanziario negativo (differenza tra le entrate finali nette e le spese finali in termini di competenza mista) pari a – euro 62. 865.000,00. Un gap enorme che il presidente dei revisori definisce testualmente «particolarmente preoccupante per il raggiungimento dell’obiettivo».
«I dati riscontrati – continua la nota – presagiscono di non essere in linea con l’obiettivo annuale prefissato, che si ricorda essere pari a + euro 15.474.000,00». In altre parole, il Comune, per l’anno 2012, avrebbe dovuto recuperare questi 15 milioni di euro, tuttavia non solo non ha raggiunto l’obiettivo ma ha anche superato i limiti di altri 62 milioni di euro, che sommati fanno circa 78 milioni di euro. Come scritto più volte, l’unica ancora di salvezza è rappresentata dal ricorso sul patto di stabilità, che mira a dimostrare che il Comune di Messina, appartenete alla Regione Sicilia, è esente dal patto di stabilità (vedi correlato). Se i vincoli del patto di stabilità saranno rimossi in virtù di una sentenza del giudice, il saldo negativo da correggere sarà di “solo” 15 mila euro, altrimenti – nel caso il ricorso non vada a buon fine – si rischia di fare un buco di 78 milioni di euro.
Per evitare un simile disastro, il presidente dei revisori Zaccone, «invita l’Ente a porre in essere tutte le attività necessarie ad invertire il trend negativo». Zaccone, a nome dell’intero collegio dei revisori dei Conti, aggiunge inoltre che «fintanto che non si verificheranno situazioni migliorative del saldo obiettivo (maggiori incassi di parte corrente e conto capitale) si ritiene particolarmente necessario consigliare l’adozione delle seguenti linee operative: non porre in essere spese di parte corrente/capitale non previste negli attuali stanziamenti di bilancio, salvo che siano preventivamente finanziate; attivarsi con maggiore incisività nella riscossione delle Entrate di competenza e dei residui sia per la parte corrente, che per quella in conto capitale rilevante ai fini del patto» .
Sull’allarmante situazione finanziaria dell’Ente, i consiglieri comunali del Gruppo FLI, Giuseppe Trischitta, Nello Pergolizzi e Claudio Canfora, hanno convocato una conferenza stampa. (Danila La Torre)
Non è vero! Chiedete a Buzzanca!
e chi se ne frega!! vero Buzzy.Ma che vogliono ,noi al 99.01 per cento del programma quindi missione all’inferno riuscita
e meno male che il “barcellonese” ha realizzato il programma al 99% – e se lo realizzava al 100% che combinava? ci portava alla fame!?!?
ma perchè date notizie così catastrofiche, Buzzanca risanerà tutto quando diventerà deputato (e forse assessore) regionale. Che ne capisce lui di debiti, di bilanci, che è medico nutrizionista. Che ne capisce Miloro che è lì solo perchè è +++++++++++del Sindaco e che ne capisce Ruggeri che è lì perche ……………………..
dott. Dario ZACCONE,lei è il presidente di un organismo di nomina politica,si occupa dei conti del comune di Messina, opera in un tempo in cui la fiducia negli amministratori e nei dirigenti di palazzo Zanca è ZERO.
TempoStretto usa pubblicare e commentare i documenti contabili,visto che non lo fanno i Consiglieri Comunali,i numeri non mentono mai anche quando sono errati.
Quando un commentatore ha pubblicato le cifre inerenti alle modifiche al piano esecutivo di gestione per il primo semestre 2012,gli fu facile dimostrare che la spesa per il PERSONALE era schizzata al 46% di tutta la spesa corrente, non ci fu nessuna smentita.Come fate a riconquistare la fiducia dei messinesi,in un contesto in cui il Comune di Messina non applica un sistema di contabilità economico-analitico,pertanto i dati analizzati
considerano i valori finanziari desunti dal rendiconto finanziario e quindi gli indicatori finalizzati a misurare l’economicità della gestione si riferiscono ai dati di spesa e non ai dati desunti dal conto economico.Voi non avete accesso diretto alla contabilità finanziaria, per cui controllate le cifre di natura finanziario contabile forniti dal servizio finanziario,dai quei dirigenti e amministratori,cui voi dovreste revisionare i conti. Mi scusi la frase in dialetto: MA CHE MINCHIA DI REVISIONE E’?
Recuperi finanziari? Blocco alle spese? Patto di stabilità violato? Residui attivi prescritti? Debiti delle collegate non riportati nei conti del Comune? Mancati pagamenti di fornitori e debiti non pagati da mesi per mancanza di liquidità? Contenziosi che si sommano? Aziende del Comune in stato di decozione economica? Servizio riscossione entrate disdettato e non organizzato in house? Uffici comunali che non dialogano tra loro? Informatica integrata degli Uffici inesistente? E ancora non si vuole prendere atto che bisogna spazzare via tutto e ricominciare……!
Tempo fa si è detto che la Serit doveva al Comune di Messina per il servizio di riscossione dei tributi comunali, non so quanti milioni di euro? li ha dati? oppure è solo il Comune di Messina a preoccuparsi di approvare sempre proroghe perchè continui il servizio (che è scaduto non so da quanto tempo!!!!!! ADDIRITTURA ANNI).Chi sa come mai nessuno ne parla????????????????????????.
Il Comune di Messina, è stato solo celere, a revocare il mandato alla società allora gestita dalla Maggioli (di accertamento dei tributi, che per carità era scaduto, mandando in strada oltre trenta famiglie, mentre nelle more di altre soluzioni, poteva prorogare, come fatto con altre società, chissà come mai nessuno ne parla?????????
Solo la costituenda società Zancle non è andata a buon fine, (l’unica società che avrebbe fatto recuperare al Comune di Messina tante entrate a tutt’oggi abbandonate, chissà come mai? nessuno ne parla!!!!!!!!!!!)
Invece forza ai carrozzoni ATM,ATO,SOGAS,MULTISERVISI,ecc, lì è TUTTO REGOLARE!!!!!!!!!!!!!!.
VERGOGNATEVI TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chi sa cosa inventerete in prossimità di questa campagna elettorale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!, Ormai la gente è stanca di sentire frottole!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Virgilio.
Azzerare TUTTO, unica soluzione.
I debiti si creano giorno per giorno, con la cattiva gestione (scusate, sto usando un termine incomprensibile alla funzione “pubblica”).
Adesso viene tutto a galla: l’amico Sindaco se ne va (vorrei proprio sapere chi avrà il coraggio di votarlo…), tutti giocano allo scaricabarile ed aspettiamo le elezioni.
Purtroppo quando ho parlato, in passato, di DNA, era una provocazione ma mica tanto. Quanti anni di buona gestione, di decisa selezione di TUTTI i dipendenti pubblici (a partire dagli impiegati che si rifiutano di fare fotocopie – attività umiliante – per finire ai cosiddetti Dirigenti, vero insulto al termine utilizzato), di controllo puntuale delle attività svolte, di raggiungimento degli obiettivi, ecc., ecc occorreranno per mutare tutto ciò?
Troppi. Alle prossime elezioni ricomincerà la compravendita dei voti per un pacco di pasta, per un favore ad un sedicente “amico”, per una promessa di imboscamento in qualche uffcio, ecc., ecc.
Il messinese è fatto, così, purtroppo. Oramai sono rassegnato e disilluso. Tra Benpensanti, delinquenti e “buddaciazzi” la gente onesta è rimasta in minoranza e non sa più dove sbattere la testa…
Ma prima o poi dovrà accadere che il Comune “approvi” un bilancio dell’ATM. Così, il debito schizzerà a circa €120milioni!
http://www.lospiffero.com/sottoscala/alessandria-saltano-gli-stipendi-5896.html
In base al contenuto della nota del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Messina dobbiamo prepararci ad una una rigida stretta sulle spese che inevitabilmente avrà delle rilevanti ripercussioni sulla quantità e sulla qualità dei servizi che potranno essere erogati alla cittadinanza.
Ciò che leggo in questo articolo è “surreale” ; il presidente dei revisori ATTESTA che il Comune di Messina è praticamente fallito,fatto di cui tutti gli autori del disastro (Buzzanca, Miloro, Previti, Coglitore etc.)debbono essere necessariamente a conoscenza, se non altro per il ruolo rivestito in consiglio comunale ;ufficialmente lo apprendono solo con la comunicazione di Zaccone del 27 agosto,guardacaso antivigilia delle dimissioni del sindaco! Come dire “Siamo nei casini e ti dimetti ?!Adesso te la mollo io la polpetta avvelenata,mi scarico di ogni responsabilità e vediamo come va a finire !!” A questo punto per il club Buzzanca l’unico paracadute possibile è ricorrere contro il Patto di Stabilità che li inchioda alla loro inettitudine; potranno così limitare i danni di tanta incapacità gestionale a “soli” 15.474.000,00 euro. Quello che non dicono, però,ed è questo l’aspetto davvero surreale della vicenda, e che i 62. 865.000,00 euro di debito che nessuno sa come colmare, rimangono !!! Lascio ai cittadini messinesi ogni valutazione su quanto sta accadendo nella NOSTRA Città………….
concordo