Sconti Trenitalia-Caronte, dopo la protesta Orsa sospeso "accordo innaturale"

Sconti Trenitalia-Caronte, dopo la protesta Orsa sospeso “accordo innaturale”

Sconti Trenitalia-Caronte, dopo la protesta Orsa sospeso “accordo innaturale”

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domenica 09 Settembre 2018 - 07:02

Ma per l'organizzazione sindacale la Vertenza Stretto 2.0 ha un altro punto da risolvere: la nuova società Blu Jet

Arriva il primo risultato importante nella VERTENZA STRETTO 2.0, Trenitalia riconosce l’anomalia dell’accordo con Caronte&Tourist ed esclude dal “patto” i collegamenti che coinvolgono l’area dello stretto di Messina.

Nelle scorse settimane a protestare era stata l’Orsa evidenziando come l’azienda pubblica non potesse fare accordi con gli armatori privati facendosi in sostanza “autogol” (leggi qui). Dopo la protesta a quanto pare qualcosa si è mosso.

“Fino a ieri nel sito di Trenitalia era riportata la seguente offerta: “ vantaggi per i clienti Caronte&Touristi che partono o raggiungono Napoli, Salerno, Milazzo, Messina, Palermo, Villa S.G., Utilizzando i treni nazionali Trenitalia (Freccia, InterCity e Intercicy notte”)– si legge nella nota a firma di Giuseppe Terranova e Mariano Massaro- In buona sostanza Trenitalia invitava l’utenza ad abbandonare il servizio ferroviario a lunga percorrenza, incoraggiava i propri clienti a scendere dal treno e utilizzare le navi dell’azienda privata concorrente Caronte&Tourist per attraversare lo stretto; in cambio prometteva sconti del 20% e del 30 % sui treni in partenza nella sponda opposta. Nessuno sconto era previsto per l’utenza ferroviaria che utilizzava le navi RFI-BluFerries delle Ferrovie dello Stato.Un accordo innaturale che innescò l’immediata denuncia del movimento “ILFERRIBOTTENONSITOCCA” e l’attivazione delle procedure di sciopero dell’ORSA” Il confronto sindacale si è concluso con l’iniziativa di Trenitalia di escludere l’area dello Stretto dall’accordo con la compagnia marittima Caronte&Tourist. Da oggi nessuno sconto sui treni è previsto per chi esibisce in agenzia un biglietto Caronte&Tourist, torna a essere più conveniente e comodo utilizzare i treni a lunga percorrenza che attraversano lo Stretto con le navi Ferroviarie a quattro binari.

“L’ORSA ha preso atto del “passo indietro” ed ha sospeso l’azione conflittuale con Trenitalia, resta invece confermata l’azione di lotta attivata contro RFI che con la costituzione della nuova società BLU JETtenta di “spezzare” il carico ferroviario con sistemi alternativi. Il risultato ottenuto nel confronto con Trenitalia è prezioso, oltre a ristabilire le regole dimostra che l’alleanza fra il sindacalismo di base e il fronte popolare con coscienza dei diritti, riesce, ancora oggi, a fronteggiare gli attacchi ultraliberisti che giornalmente mettono in discussione anche i diritti garantiti dalla Costituzione”

Orsa e Ferribottenonsitocca continuano a preparare la mobilitazione per la vicenda legata alla nascita della società Blu Jet lanciando frecciate ad un’altra parte sindacale (la Uil) che ha espresso posizione diversa sulla vicenda

Secondo l’Ora “Il varo della nuova società non può essere considerato “ la risposta adeguata alle esigenze di mobilità tra le due sponde dello Stretto” se la BLU JET, oltre a servire le esigenze dei pendolari sarà sfruttata, a costo zero, anche per traghettare a piedi l’utenza che utilizza i treni a lunga percorrenza. L’obiettivo è dichiarato nell’oggetto sociale della nuova società: collegamento ferroviario via mare sulla relazione Villa S.G. –Messina”. COLLEGAMENTO FERROVIARIO significa che l’utenza ferroviaria dei treni a lunga percorrenza sarà traghettata, a piedi, anche dai mezzi veloci che avranno orari in diretta concorrenza con il traghettamento tradizionale”

L’organizzazione sindacale controreplica anche all’ex deputato nazionale Garofalo in merito alla nascita di Metromare nel 2007, evidenziando come sia stata frutto di un lavoro congiunto e non di un emendamento parlamentare. In quegli anni infatti si era scatenata la lotta dei precari, che portò anche ad azioni eclatanti.

L’Orsa ribadisce che l’emendamento Garofalo del 2017 ha aperto la strada alla costituzione della Blu Jet il mese scorso: “Le risorse necessarie per mantenere BLU JET saranno sottratte delle sovvenzioni che il Governo gira a RFI per il traghettamento dei treni con le navi ferroviarie. BLU JET può essere considerata un’occasione per l’area dello stretto solo se sostenuta da nuove sovvenzioni Statali e rivolta in prevalenza all’utenza territoriale, ai pendolari dell’area integrata dello stretto. Non può essere valutata “collegamento ferroviario via mare sulla relazione Villa S.G. –Messina”come specificato nell’oggetto sociale. Per i collegamenti ferroviari esiste da cent’anni una flotta che va solo potenziata, non servono alternative a costo zero. Per essere produttiva e utile alla comunità BLU JET va collocata alla stregua del Trasporto Pubblico Locale, su questo principio l’ORSA e il movimento popolare,dal primo momento, hanno chiamato in causa gli Enti locali che hanno l’obbligo di erogare una quota parte delle sovvenzioni necessarie a mantenere il servizio sociale. Mantenendo il principio del costo zero, BLU JET prosciugherà risorse in un’azione di concorrenza e cannibalismo fra società della stessa holding, a uscirne sconfitto sarà il sistema a lunga percorrenza. Il futuro del servizio essenziale, le garanzie per l’utenza e per i lavoratori di BLU JET e RFI, passano esclusivamente da nuove sovvenzioni pubbliche per cui “ILFERRIBOTTENONSITOCCA” ha chiamato in causa il Ministro Toninelli e gli

Enti locali”

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