Accorinti: "Il bando sia quinquennale e si tuteli il lavoro". L’Orsa per un nuovo Consorzio Metromare

Accorinti: “Il bando sia quinquennale e si tuteli il lavoro”. L’Orsa per un nuovo Consorzio Metromare

Accorinti: “Il bando sia quinquennale e si tuteli il lavoro”. L’Orsa per un nuovo Consorzio Metromare

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giovedì 20 Novembre 2014 - 09:46

Accolto positivamente l’impegno del Ministero a garantire la continuità del servizio con i mezzi Rfi. Attenzione puntata, però, anche al futuro e al nuovo bando, che dovrà fornire maggiori garanzie rispetto a quello attuale

Moderata soddisfazione ma anche cautela in attesa di conoscere i nuovi termini del collegamento sullo Stretto. Il sindaco Renato Accorinti, all’indomani dell’incontro romano, è felice della conferma delle corse infrasettimanali e fiducioso sul ripristino di quelle del week end. “Ma l'obiettivo più importante raggiunto nell'incontro di ieri – ha affermato – è l'impegno a bandire, nei tempi compatibili con la regolamentazione specifica, una gara che possa finalmente risolvere a lungo termine la delicata questione. Sarà necessario rispettare però alcuni paletti che abbiamo indicato come prioritari, quali la durata di almeno cinque anni, affinché sia possibile garantire la massima concorrenza e, di conseguenza, il miglior servizio per i viaggiatori. Quanto all'immediato – ha proseguito Accorinti – nell'attesa della gara, attendiamo di conoscere la proposta definitiva di Rfi per coprire i prossimi mesi; soluzione che dovrà tenere conto comunque del problema occupazionale, non dovendosi mettere a rischio neanche un posto di lavoro. Inoltre – ha concluso il sindaco – il sistema di intermodalità, che si andrà a delineare, dovrà prevedere necessariamente la massima assistenza e comodità per i viaggiatori".

Sentimenti simili, pur se su posizioni diverse, quelli dell’Orsa. Anche il sindacato accoglie positivamente la notizia che “premia le azioni di lotta dei lavoratori che da soli si sono fatti carico di accendere i riflettori sulla violazione del diritto essenziale”, prima di ribadire la propria contrarietà all’ordinanza anti tir che ha comportato lo spostamento di una nave Bluferries dal porto storico a quello di Tremestieri, “consegnando il monopolio del traghettamento ad un unico armatore privato che detta costi e condizioni. Pertanto, l’impegno del Ministero dei Trasporti deve essere sfruttato nei dettagli per riequilibrare il sistema e renderlo fruibile ai cittadini delle due sponde”.

Il sindacato sottolinea il fatto che i due aliscafi in linea non sono sufficienti a garantire il servizio, che quindi deve necessariamente essere supportato dalle navi. “Se Rfi/Bluferries – affermano i segretari Mariano Massaro e Michele Barresi – non è in possesso di mezzi sufficienti per partecipare da sola al prossimo bando di gara, è indispensabile riorganizzare il Consorzio Metromare, questa volta con la partecipazione maggioritaria del vettore pubblico che comprenda, ove fosse necessario e il bando lo preveda, l’impiego delle navi bidirezionali in sinergia con i mezzi veloci. Al netto di alcune controversie sugli orari di lavoro ed i livelli salariali, il Consorzio Metromare è stato un’esperienza funzionale per la comunità dello Stretto ed ha creato opportunità di lavoro anche nel vettore privato, l’impegno economico dichiarato dal Ministro Lupi deve essere occasione propizia per renderlo efficiente garanzia di continuità territoriale sovvenzionata dallo Stato che non si può più limitare al solo traghettamento dei residui convogli ferroviari”.

Secondo l’Orsa, il Consorzio Metromare è l’unica realtà credibile a fronte del sistema di mobilità previsto dal Comune e della flotta comunale mai entrata in funzione. “Esistono i tempi ed i mezzi – concludono Massaro e Barresi – per organizzare un servizio ottimale di cui i cittadini, i pendolari, gli studenti ed i lavoratori hanno assoluto bisogno”.

4 commenti

  1. Nicolò D'Agostino 20 Novembre 2014 20:23

    Bluferries é nata per abbassare il salario hai lavoratori, per sistemare la xxxxxxxxxxxxxxxxx (l’amministratore é Suo cugino), dare il controllo politico prima a Forza Italia e dopo al Nuovo Destra e poi venderla (come disse 15 anni addietro l’ing. Moretti). Renato, gentilmente, non dire xxxxxxxate anche Tu. L’attraversamento dello Stretto é redditizio solo nel gommato. Per i treni ed i passeggeri é sempre in perdita ed a carico della gente. Allora, invece di scaricare le perdite allo Stato ed i profitti ai Privati (Caronte e Tourist), tutti quegli scienziati che ti circondano non potevano dirti che la soluzione ideale sarebbe stato un Consorzio tra pubblico e privato? Così diminuiva il debito pubblico e gli utili dei privati.

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  2. Nicolò D'Agostino 20 Novembre 2014 20:23

    Bluferries é nata per abbassare il salario hai lavoratori, per sistemare la xxxxxxxxxxxxxxxxx (l’amministratore é Suo cugino), dare il controllo politico prima a Forza Italia e dopo al Nuovo Destra e poi venderla (come disse 15 anni addietro l’ing. Moretti). Renato, gentilmente, non dire xxxxxxxate anche Tu. L’attraversamento dello Stretto é redditizio solo nel gommato. Per i treni ed i passeggeri é sempre in perdita ed a carico della gente. Allora, invece di scaricare le perdite allo Stato ed i profitti ai Privati (Caronte e Tourist), tutti quegli scienziati che ti circondano non potevano dirti che la soluzione ideale sarebbe stato un Consorzio tra pubblico e privato? Così diminuiva il debito pubblico e gli utili dei privati.

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  3. Nicolò D'Agostino 21 Novembre 2014 18:18

    La partecipazione delle società del Gruppo FS alla gara è una forzatura che li metterà in difficoltà. Questo poiché, nel D.M. di istituzione delle FS S.p.A., queste devono solo garantire la continuità ferroviaria tra Sicilia e Calabria. Bluferries sta per essere messa in vendita (cosa comunicata ai Sindacati) e non capisco come si possa parlare di “aria fritta”. Due sono le strade percorribili: 1) Un Consorzio del Mare, tra pubblico e privati; 2) Il ritorno del Servizio ad RFI S.p.A. (o Bluferries, togliendola dal mercato di vendita). Sempre che venga fatto un nuovo D.M. dove alle FS S.p.A. venga dato mandato della continuità territoriale tra Sicilia e Calabria.

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  4. Nicolò D'Agostino 21 Novembre 2014 18:18

    La partecipazione delle società del Gruppo FS alla gara è una forzatura che li metterà in difficoltà. Questo poiché, nel D.M. di istituzione delle FS S.p.A., queste devono solo garantire la continuità ferroviaria tra Sicilia e Calabria. Bluferries sta per essere messa in vendita (cosa comunicata ai Sindacati) e non capisco come si possa parlare di “aria fritta”. Due sono le strade percorribili: 1) Un Consorzio del Mare, tra pubblico e privati; 2) Il ritorno del Servizio ad RFI S.p.A. (o Bluferries, togliendola dal mercato di vendita). Sempre che venga fatto un nuovo D.M. dove alle FS S.p.A. venga dato mandato della continuità territoriale tra Sicilia e Calabria.

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