Il pm Fabio D'Anna ha chiesto la condanna a 13 anni per i due costruttori arrestati nel 2011 insieme ai boss di Barcellona.
Tredici anni. E’ pesante la richiesta dell’accusa per Mario Aquilia e Francesco Scirocco, i due imprenditori arrestati il 24 giugno del 2011 nel primo blitz Gotha ai danni del clan di Barcellona.
Il processo di primo grado è agli sgoccioli e ieri pomeriggio l’accusa ha chiesto al Tribunale di Barcellona di condannarli entrambi. Al banco dei pm, il magistrato Fabio D’Anna, ex sostituto alla Dda di Messina e oggi procuratore generale di Caltanissetta.
D’Anna ha ripercorso la genesi dell’inchiesta sui due imprenditori, partita nel 2009 e sfociata nel 2011 nel maxi sequestro dei beni di Scirocco, nel gennaio, poi l’arresto di entrambi, la notte di San Giovanni.
L’accusa ruota intorno ai lavori appaltati in Sicilia al colosso Bonatti, e ai relativi subappalti. Contro il gioiosano e il barcellonese ci sono poi le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, da Santo Lenzo a Melo Bisognano, passando per Alfio Giuseppe Castro. La parola passa adesso alle difese, a partire dal prossimo 9 febbraio.