Depositata in Consiglio comunale la delibera di indirizzo per una variante di salvaguardia ambientale. Il provvedimento è stato illustrato in conferenza stampa dall’assessore all’urbanistica e dal sindaco Buzzanca
Le colline che sovrastano e circondano Messina potrebbero tornare a “rifiorire”, almeno quelle già non cementificate. L’assessore alle politiche del territorio Giuseppe Corvaja ha depositato in Consiglio comunale un provvedimento deliberativo «rivoluzionario», così lo ha definito, che prevede l’abbattimento totale o parziale degli indici di edificabilità nelle aree collinari. Si tratta, nello specifico, di una delibera di indirizzo per una variante di salvaguardia ambientale, avente per oggetto la riduzione o l’abbattimento fino a 0,03mc/mq degli indici di edificabilità su alcune aree cittadine, quelle cioè che, a seguito della sovrapposizione fra la carta della suscettività edificatoria e le zone edificabili, meglio si classificano come zone agricole. Obiettivo dichiarato è quello di ridurre il rischio sismico, idraulico e geologico nelle zone collinari, in modo da favorire processi di corretta intensificazione urbanistica. L’importanza del provvedimento, che potrebbe segnare una svolta nel modo di costruire e fare attività edilizia a Messina, non è sfuggita al sindaco Giuseppe Buzzanca, presente stamattina in conferenza stampa insieme al dirigente comunale al ramo, Giovanni Caminiti. «Il provvedimento – ha detto il primo cittadino – si colloca all'interno del programma per un più funzionale assetto urbanistico e per dimensionare meglio il sistema di edificabilità in città, nel rispetto dell'utilizzo dei volumi e della sicurezza del territorio».
Nel corso dell’incontro con la stampa , Corvaja ha evidenziato che «per i proprietari dei terreni e delle aree interessate alla riduzione o all'abbattimento dell'indice di edificabilità, sarà prevista la facoltà di rinunciare, trasferire o modificare i volumi realizzabili, con atto pubblico o scrittura notarile da trascriversi nei Registri immobiliari ». Gli atti prodotti saranno a loro volta inseriti in un apposito Registro dei volumi , che l'Amministrazione comunale provvederà ad istituire, secondo quanto espressamente previsto dalla delibera. Il provvedimento predisposto dall’assessore all’Urbanistica stabilisce, inoltre, che i volumi in possesso di proprietari di terreni edificabili, non ancora edificati, non andranno persi ma potranno essere utilizzati nelle zone ex Zir e/o ex Zis, con il ricorso all'istituto della perequazione, compensazione e/o incentivazione urbanistica nel redigendo Piano regolatore generale, secondo le direttive generali adottate dal Consiglio comunale con la delibera 37/c del 16 maggio scorso.
I contenuti della delibera saranno adesso esaminati in commissione urbanistica per poi arrivare in Consiglio comunale: se l’Aula dirà sì, la rivoluzione – che è anche mentale – sarà servita e le colline, negli ultimi anni terra di conquista di tanti imprenditori edili, potranno continuare a conservare l’aspetto che madre natura ha donato loro, non dovendo più subire trasformazioni o mutazioni “genetiche”. Resta il rammarico che, in tante aree di Messina , il danno è già stato compiuto e non si può tornare indietro. A tal proposito, va detto che la delibera di Corvaja impartisce indicazioni anche per quelle zone in cui il male è già stato consumato, dando mandato «al Dipartimento Protezione Civile di procedere alla trasmissione della Presidenza della Regione Siciliana ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, affinché tali organi coadiuvino l’Amministrazione comunale negli approfondimenti necessari alla messa in sicurezza delle zone edificate ricadenti nelle aree che risultino edificate in zone a rischio». (Danila La Torre)
Ma la notixia è:” Son rimaste colline non cementificate sopra messina?”
E del mostro che ha deturpato l’angolo della chiesa di Pace… lo abbattiamo?
A ecco… «Il provvedimento – ha detto il primo cittadino – si colloca all’interno del programma per un più funzionale assetto urbanistico e per dimensionare meglio il sistema di edificabilità in città, nel rispetto dell’utilizzo dei volumi e della sicurezza del territorio».
Quello che rifiorirà sarà ben altro mi sa…..
Come al solito mi tocca fare il Consigliere Comunale,visto che non c’è uno STRACCIO di quelli eletti in Commissione TERRITORIO,che commenta il provvedimento di BUZZANCA-CORVAJA.
I DUE non danno anticipazioni sulla SOVRAPPOSIZIONE,chiamali fissa.Scarto le ZONE che sicuramente non saranno interessate,le più probabili sono una parte delle Zone B4 di completamento,comprendono aree totalmente o parzialmente edificate,caratterizzate da tipologie,densità edilizia,indice di fabbricabilità,epoca di costruzione notevolmente differenziate.Sono suddivise in cinque sottozone:
• B4a sono localizzate ai margini dei villaggi di Ganzirri e Sperone e sono caratterizzate da edilizia recente a carattere residenziale anche stagionale;
• B4b sono localizzate nelle frange urbane che ricomprendono i vecchi villaggi di cintura (Camaro, Santo-Bordonaro, Gravitelli) e sono caratterizzate da notevole densità edilizia e tipologie non omogenee;
•B4c sono localizzate ai margini del Piano Borzì e sono caratterizzate da edilizia recente;•B4d : sono localizzate in contiguità degli antichi nuclei dei villaggi e sono
caratterizzate da edilizia disomogenea;•B4e sono localizzate lungo la fascia costiera nord e sono caratterizzate da edilizia recente, a carattere prevalentemente
stagionale.Gli indici di fabbricabilità fondiaria sono
•B4a If mc/mq 1,50• B4b If mc/mq 3,00• B4c If mc/mq 5,00• B4d If mc/mq 3,00 •B4e If mc/mq 1,50.Interessate le Zone C1 di
espansione,comprendono parti del territorio comunale destinate all’espansione dell’edilizia residenziale.
•C1a 1,50 mc/mq •C1b 1,20 mc/mq •C1c 1,00 mc/mq •C1d 0,50 mc/mq •C1e 0,75 mc/mq
Le Zone C2 di espansione per l’edilizia economica e popolare
e la Zona C3 di espansione mista residenziale, commerciale e
direzionale,ambedue con It mc/mq 1,50.Infine le Zone Residenziali turistiche e/o ricettive C4 It mc/mq
0,40 *C5 It mc/mq 0,75 *C6 It mc/mq 0,75
Le Zone E AGRICOLE hanno già un indice uguale a quello proposto nella delibera,significa che se possedete un terreno di 10.000 mq,il volume costruttivo è di 300 mc,grossomodo un appartamento di 100 mq. Lascio ai lettori il commento sui benefici per la eventuale riduzione della densità costruttiva