Da Accorinti al Pd, Mastroeni: «In piazza una bella pagina di centrosinistra»

Da Accorinti al Pd, Mastroeni: «In piazza una bella pagina di centrosinistra»

Francesca Stornante

Da Accorinti al Pd, Mastroeni: «In piazza una bella pagina di centrosinistra»

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mercoledì 31 Ottobre 2018 - 16:35

Alla mobilitazione di Cgil e Uil non solo lavoratori. C'erano Accorinti e tanti ex assessori, Cambiamo Messina dal Basso, i consiglieri Pd con il deputato Franco De Domenico, il capogruppo dei 5Stelle, ma anche esponenti della sinistra come Articolo 1 e Rifondazione comunista. In piazza anche la comunità Rom.

“Abbiamo tenuto la barra dritta, la piazza oggi ha dimostrato che non ha paura dei ricatti, delle velate minacce di un “ducetto”. Noi siamo qui, abbiamo dato un segnale di grande democrazia”. Dai microfoni della mobilitazione di Cgil e Uil a piazza Unione Europea sono stati tanti i messaggi lanciati al sindaco De Luca da quella parte sindacale che ha scelto di non sedere ai tavoli della contrattazione del Salva Messina 2.0.

Chi è sceso oggi in piazza lo ha fatto per dire no alle privatizzazioni dei servizi pubblici, alla chiusura del tram, no alla perdita dei posti di lavoro e allo smantellamento dei servizi sociali.

“Se oggi si parla di un Salva Messina stravolto è perché noi abbiamo detto no a tutte quelle misure che De Luca stesso aveva definito lacrime e sangue. Ha avuto paura della piazza. Da oggi siamo pronti a discutere perché ci sono tante cose da rivedere e da programmare”.

Una piazza variegata: c’erano tanti lavoratori di Messinaservizi, dipendenti di Palazzo Zanca, dipendenti e precari della Città Metropolitana, c’erano gli edili, gli ex interinali dell’Atm, le guardie venatorie, lavoratori dei servizi sociali. In misura ridotta quelli di Amam e Atm perché le due aziende non hanno concesso il permesso di fare assemblea fuori dalle sedi di lavoro e dunque non hanno potuto raggiungere piazza Unione Europea per questa grande assemblea pubblica. C’era la comunità rom, tagliata fuori dai progetti che la vecchia amministrazione Accorinti aveva redatto anche per loro. E poi cittadini semplici che hanno voluto ascoltare le ragioni del no di Cgil e Uil.

Una piazza variegata anche perché ha assunto una forte connotazione politicalanciando anche un messaggio politico di opposizione alla linea di De Luca.

C’eraquasi tutta la vecchia amministrazione comunale con in testa l’ex sindaco Renato Accorinti insieme agli ex assessori Signorino, De Cola, Pino, Cacciola, Ialacqua. C’era Cambiamo Messina dal Basso. C’era la sinistra con gli esponenti con Domenico Siracusano per Articolo 1, Potere al Popolo, il Movimento per la rinascita del Pci, Rifondazione Comunista. E ha partecipato anche un pezzo di Pd:in piazza il deputato regionale Franco De Domenicoe i consiglieri comunali Pd Gaetano Gennaro, Antonella Russo, Felice Calabrò e anche il presidente del consiglio Claudio Cardile. Tranne Gennaro, che sulla prima versione del Salva Messina si è astenuto, hanno sposato la mobilitazione anche quei consiglieri come Calabrò e Russo che invece alla fine, modificando il testo iniziale, avevano approvato. Una partecipazione politica nel segno soprattutto del no all’atteggiamento di De Luca, al modo in cui ha portato avanti la trattativa su questa seconda versione del Salva Messina. Presenti anche i Giovani Democraticiche hanno voluto far sentire la voce più “fresca” del Pd.

Dei consiglieri di Palazzo Zanca anche Andrea Argento, capogruppo dei 5Stelle che si erano già opposti al primo Salva Messina.

«In questa piazza oggi c’è una bella pagina di centrosinistra» ha detto il segretario della Cgil Giovanni Mastroeni durante il suo intervento, sottolineando anche anche il significato politico della manifestazione di oggi che ha portato in piazza non solo chi teme per il proprio lavoro ma anche quei pezzi di città che si oppongono alla logica amministrativa, ai toni e al modus operandi del sindaco De Luca.

«Oggi erano presenti realtà associative e rappresentanti di soggetti politici varie che vanno prendendo sempre più coscienza della necessità di creare un fronte di opposizione popolare ai metodi, al linguaggio comunicativo ed ai propositi programmatici di questa Amministrazione Comunale. Programmi che si fondano solo sulla logica della gestione dell'esistente e dei servizi pubblici, dimenticando totalmente che un Comune capoluogo che è anche Città metropolitana, deve svolgere anche il ruolo di "promotore di sviluppo". Di tutto ciò non vi è traccia ne nel "Salva Messina "(sia nella vecchia che nella nuova versione);cosi come non si tiene conto della funzione di Città Metropolitana anche riguardo ai vari servizi pubblici essenziali, ne si parla della strategica Area Integrata dello Stretto e delle possibili dinamiche di sviluppo ad essa correlate ne della valenza geo politico-territoriale della nostra città. Per questo è necessario, partendo dalla manifestazione di oggi, e da altre puntuali iniziative avviate, realizzare una rete non solo di " resistenza civica" ma di proposte alternative rispetto al presente ed al futuro di Messina e dei Messinesi» questo il commento di Michele Bisignano che ha preso parte alla manifestazione da libero cittadino.

3 commenti

  1. e c’era pure la banda bassotti

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  2. L’unica cosa positiva che ha fatto De Luca è stato consentire , con i suoi vaneggiamenti , il compattarsi della sinistra. Durerà?

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  3. Non c’era la città. Solo addetti ai lavori e contestatori seriali. E i consiglieri comunali con il Presidente del Consiglio? Coerenza zero.
    Un coppu o ciccu e un coppu a butti
    Buddaci

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