Nel corso dell’incontro con i rappresentanti di Palermo, il presidente ha ribadito il proprio impegno per “scongiurare” il taglio dei consigli circoscrizionali previsto dalla legge finanziaria. Nelle prossime settimane previsti incontri anche con i portavoce di Messina (Francesco Quero) e Catania (Massimo Tempio)
Il governatore Raffaele Lombardo si schiera a fianco delle circoscrizioni: nel corso dell’incontro tenutosi con i rappresentanti dei quartieri di Palermo che, unitamente a quelli di Catania e Messina avevano chiesto chiarimenti sulla norma riguardante la soppressione delle municipalita’, presente nell’ultima legge finanziaria regionale, il presidente ha garantito che gli organi di decentramento verranno mantenuti: «In queste tre città non ci sarà la soppressione delle circoscrizioni – ha commentato Lombardo – poiche’ riteniamo questo strumento di rappresentanza democratica di grande rilievo per raccogliere le istanze che vengono dai cittadini e convogliarle opportunamente nel dibattito e nelle decisioni del Consiglio e della Giunta comunali». Sebbene nel precedente Dpef 2011-2013 (Documento di programmazione economica e finanziaria) il governo Lombardo, pur avendo annunciato il taglio delle circoscrizioni, “salvava” Messina, Catania e Palermo per lo status di città metropolitane, nei fatti tale garanzia non risultava sufficiente poiché i tre capoluoghi siciliani non da considerarsi non città bensì aree metropolitane. Oggi arriva però un’ulteriore conferma perché nel nuovo documento di programmazione economica 2012-2014 (approvato lo scorso 5 ottobre) tale previsione, con riferimento alle tre città, è stata ridiscussa.
I portavoce dei coordinamenti, Pietro Gottuso per Palermo, Massimo Tempio per Catania e Francesco Quero per Messina hanno accompagnato alla richiesta di incontro al presidente della Regione, un documento in cui si evidenzia l’importanza del decentramento amministrativo soprattutto nelle grandi citta’. Aspetto quest’ultimo di cui nella città dello Stretto non si è avuta la benché minima traccia. Fino almeno alla delibera proposta lo scorso 29 agosto dall’assessore al decentramento Franco Mondello in cui si assegna il 30% delle risorse da assegnare ai quartieri per determinati settori delle manutenzioni. Lo scetticismo da parte dei presidenti di circoscrizione non è mancato, ma il rappresentante della giunta ha investito dell’impegno anche l’assessore al bilancio Miloro, con cui a breve, essendo stato approvato il bilancio, dovrebbe tenersi un incontro per definire l’aspetto “contabile-finanziario” del decentramento.
Tornando invece al documento presentato a Palermo, tra le richieste vi è anche quella di convocazione del presidente della circoscrizione interessata quando la Giunta comunale tratti di questioni rilevanti per quel territorio. «Ho accolto con piacere – ha detto il governatore siciliano – la richiesta di incontro perche’ credo fermamente nel valore di queste forme di rappresentanza. Sono spesso il primo serio impatto con cui i giovani si avvicinano alla politica. Riteniamo questo strumento particolarmente utile anche per favorire il rapporto tra le istanze dei territori e il primo livello di decisione politica, quello delle Giunte e dei Consigli comunali. A questo primo incontro seguiranno quello con i rappresentanti di Catania e Messina». (EDP)
A QUANTO CAPISCO ,IL PRESIDENTE HA PROROGATO ANCORA IL MAGNA MAGNA,CON I SOLDI DEI CITTADINI.GENEROSO L’ON.LOMBARDO
caro burrascanu, diciamo grazie al presidente lombardo di aver lasciato ancora in vita i consigli di quartiere così avremo lo stipendio fisso alla faccia tua BURRASCANU detto “u babbu e cancia bannera e dommi dommi”