La Procura di Agrigento ha cambiato idea e nel pomeriggio ha disposto il dissequestro della salma di Sebastien che è stata riconsegnata ai genitori. Stamattina il corpo del bambino, morto giovedì per avvelenemaneto, doveva lasciare l'obitorio del Policlinico e tornare a Naro ma è stato sequestrato probabilmente perchè si stava facendo largo l'ipotesi di eseguire l'autopsia. La famglia Lupescu è tornata a Naro insieme con Alexander di sette anni che è stato dimesso dal Policlinico.
E’ stata una giornata ricca di colpi di scena nella triste vicenda dei tre fratellini di Naro avvelenati. Oggi doveva essere il giorno della riconsegna della salma, il giorno del ritorno a casa fra tanto insopportabile dolore. Ma all’ultimo momento in mattinata un ripensamento della Procura di Agrigento ha fatto saltare tutto. La magistratura,infatti, ha sequestrato il corpo di Sebastien Lupescu il piccolo rumeno di 4 anni, morto per avvelenamento giovedì pomeriggio al Policlinico. Quando era tutto pronto per lasciare l’obitorio e tornare a Naro, il comune in provincia di Agrigento dove risiede la famiglia di rumeni, la magistratura ha bloccato tutto. Probabilmente la Procura aveva intenzione di far eseguire l’autopsia contrariamente a quanto aveva stabilito. L’esame era sembrato superfluo visto che il Centro antiveleni di Milano aveva già stabilito che ad avvelenare i tre fratellini era stato un pesticida che qualcuno aveva immesso nei cioccolatini fatti trovare davanti alla porta di casa. I genitori delusi e addolorati stavano tornando a Naro quando nel pomeriggio il nuovo dietro front. La sala è stata dissequestrata e restituita ai genitori. Non solo ma dal Policlinico di Messina è stato dimesso anche il fratellino Alexander di sette anni, già da qualche giorno fuori pericolo. Allo stesso tempo è stato deciso di sentire ancora i genitori. Saranno interrogati dai Carabinieri che stanno cercando di far luce sul movente e sui responsabili della terribile vicenda. Il sospetto è che si sia trattato di una vendetta nei confronti del padre. Intanto è fuori pericolo anche Inonut, 10 anni che si trova al S.Elia di Caltanissetta.