Feluca non c’è più, ma il sito sì. Ecco come il Comune ha già trovato l’alternativa

Feluca non c’è più, ma il sito sì. Ecco come il Comune ha già trovato l’alternativa

Feluca non c’è più, ma il sito sì. Ecco come il Comune ha già trovato l’alternativa

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martedì 18 Ottobre 2011 - 07:01

Il nuovo portale realizzato dall’azienda catanese Net.Service srl, rispolverando un progetto europeo del 2005. Cosa ne sarà dei lavoratori senza stipendio da 9 mesi e della fantomatica NewCo?

Nel giorno dell’addio definitivo della Provincia a Feluca, il colpo di scena che non t’aspetti. Mentre i lavoratori attendono ancora il pagamento di nove mensilità (da gennaio scorso) e della costituzione della NewCo si parla soltanto senza passare a fatti concreti, il Comune s’è costruito già un’alternativa. Che rischia di rendere vano ogni ulteriore passaggio. Da ieri un nuovo sito appare sugli schermi dei pc dove si digita l’indirizzo web www.comune.messina.it. Un sito che è ancora in parte un cantiere aperto, tanto che l’assessore all’E-Government Carmelo Santalco ha spiegato che «l’attivazione in via emergenziale del nuovo portale – ha sottolineato – si è resa urgente e necessaria soprattutto per assolvere agli obblighi normativi imposti agli Enti locali in materia di pubblicità degli atti e dei procedimenti amministrativi ed in materia di comunicazione istituzionale». Sito realizzato da un’azienda catanese, la Net.Service Srl, a cui il dirigente dello Staff Ced del Comune, Carmelo Altomonte, ha affidato in via diretta il servizio, con determina n. 25 del 12 ottobre. E’ la diretta conseguenza della delibera con cui il 15 settembre scorso la giunta Buzzanca ha deliberato che «deve ritenersi concluso il 31 dicembre 2010» il rapporto tra Comune e Feluca, così come chiarito dal collegio di difesa di Palazzo Zanca in un parere inviato al segretario generale Santi Alligo. Con quella delibera la Giunta dava mandato ad Altomonte di «predisporre con urgenza gli atti necessari per la gestione dei servizi informatici del Comune ed assicurare i servizi obbligatori tramite proprio personale, ove le condizioni organizzative lo consentano, e in subordine, affidare i servizi alle migliori condizioni di mercato».

E così è accaduto. Il 28 settembre Feluca ha interrotto l’erogazione del servizio e lo Staff Ced, su input di Santalco, ha rispolverato un progetto di sei anni fa, il progetto Pro.Me., finanziato con fondi Por 2000-2006. Il progetto risale al 2005 e prevedeva, anzi, prevede la «creazione di una rete, tra alcune amministrazioni comunali e la Provincia Regionale di Messina, atta a favorire le funzioni di E-Government a beneficio del cittadino, delle imprese e delle stesse amministrazioni coinvolte attraverso l’offerta di servizi di front-office di tipo multicanale». Il Comune sottoscrisse a suo tempo un protocollo d’intesa insieme alla Provincia stessa ed ai comuni di Lipari, Leni, Malfa, Barcellona, Santa Marina Salina, Milazzo, Rodì Milici, Frazzanò, Oliveri, Tripi, Condrò, Mirto e Terme Vigliatore. Nell’ambito di quel progetto è stato sviluppato un software di gestione della Rete Civica ed a svilupparlo è stata proprio la catanese Net.Service srl, che ne detiene i diritti d’autore. Motivo per cui, si legge nella determina, ricorre la fattispecie di legge per cui è possibile l’affidamento diretto.

Al costo di 51 mila euro (Iva inclusa), la Net.Service (che ha realizzato, infatti, anche il sito della Provincia) fornirà questi servizi: personalizzazione del sito e delle applicazioni web presenti nel progetto Pro.Me.; porting dei dati relativi alle pagine principali del precedente portale di Rete Civica (quello che gestiva Feluca); configurazione dell’infrastruttura dedicata al portale; attivazione del servizio di posta elettronica ivi compresa l’attivazione delle caselle istituzionali; servizi di formazione per il personale amministratore della piattaforma web; servizi di formazione del personale gestore dei servizi dei vari dipartimenti e staff; servizi di help desk e di supporto remoto. E Feluca? E la NewCo? Il rebus s’infittisce. Anche perché, si legge nell’offerta della Net.Service accettata dal Comune, «l’investimento svincola il committente da onerosi rapporti di gestione ed aggiornamento del portale web, affrancando l’ente dal ricorso a personale esterno per qualunque tipo di comunicazione si intenda esporre attraverso il canale web». Appunto: e Feluca? E la NewCo? Chi ci capisce è bravo.

Un commento

  1. Dato che un politico non crede mai in ciò che dice,resta sorpreso quando gli altri lo fanno!cit.C.de Gaulle Ke vergogna!

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