La consigliera accorintiana ha seguito a ruota la dura presa di posizione dell'associazione Indietrononsitorna e chiede al sindaco di riflettere seriamente sulla necessità di demansionare il super segretario/direttore generale Antonio Le Donne. Per la Fenech dopo quasi tre anni dall’inizio di questo mandato non vi è alcun risultato evidente nel miglioramento del funzionamento della macchina amministrativa
Amministrazione Accorinti 2.0, nel day after i riflettori lasciano gli assessori e si concentrano tutti sul segretario/direttore generale Antonio Le Donne. Il super burocrate di Palazzo Zanca, il Balotelli chiamato da Macerata per rivoluzionare la macchina amministrativa del Comune, finisce nel mirino di una parte dei sostenitori della giunta dal basso. La dura presa di posizione di Indietronononsitorna non è rimasta a lungo isolata, ma ha immediatamente trovato sponda anche nella consigliera di CMdB Lucy Fenech che, insieme alla collega del IV quartiere Raffaella Lombardo, ha firmato un documento con cui chiede chiaramente al suo sindaco di fermarsi e ragionare sui troppi ruoli di Le Donne. Il terremoto che ha investito la giunta, che ha visto uscire di scena due assessori e che ha azzoppato Guido Signorino, rimasto senza le deleghe più importanti e soprattutto senza la vicesindacatura, adesso travolge anche il super segretario/direttore generale. Lucy Fenech, vicinissima al movimento di Elio Conti Nibali, Ninni Artemisia e Rosario D’Anna, ricalca quasi alla lettera le stesse motivazioni e richieste avanzate dall’associazione e non esita a puntare il fuoco su Le Donne, anche in questo caso però senza citarlo mai espressamente.
Per le consigliere questa fase Accorinti 2.0 dovrebbe avere proprio le caratteristiche che questa espressione descrive riferendosi al mondo web: mettere sempre di più al centro i cittadini, l’accesso alle informazioni, il rispetto dei loro diritti e la promozione della loro partecipazione.
«Abbiamo di certo apprezzato e condiviso la presa di coscienza da parte del Sindaco e della Giunta degli errori fatti fin adesso in questa esperienza amministrativa e il desiderio di dare un colpo d’ala perché questa esperienza, che ancora oggi riteniamo sia una grandissima opportunità per Messina, voli più in alto ed ottenga sempre maggiori risultati per il bene di questa martoriata città».
Lucy Fenech e Raffaella Lombardo sono pronte a sostenere quest’azione ma chiedono di più. «Siamo convinte che ci sono delle azioni da attuare e per le quali non si può più rimandare o accettare giustificazioni. Azioni che già da molto tempo abbiamo chiesto e troppo spesso sollecitato all’interno della nostra amministrazione. Ci riferiamo ad un necessario cambio di passo della macchina amministrativa a delle azioni decise che permettano di rimettere in sesto una macchina troppo lenta e farraginosa. Dopo quasi tre anni dall’inizio di questo mandato non vi è alcun risultato evidente nel miglioramento del funzionamento della macchina amministrativa: le pratiche sono ancora lentissime, molte si continuano a perdere nei cassetti di palazzo Zanca; troppe inefficienze e mancanza di risposte chiare e pronte ai cittadini spesso anche per le richieste più banali».
Parole che lasciano pochi dubbi alle interpretazioni.Un messaggio chiarissimo per il sindaco: Le Donne ha fallito nel suo doppio incarico di segretario e direttore generale e dopo tre anni non si possono continuare a sentire sempre le stesse scuse. Per questa parte del movimento accorintiano bisogna chiudere anche questo capitolo perché non ha portato nessun miglioramento. «Ci saremmo aspettate da chi aveva il ruolo, il compito ed il potere di agire, delle prese di posizione chiare e forti nel non mantenere e sostenere regole malate ed insensate che non consentono un sano svolgimento della democrazia all’interno di Palazzo Zanca».
Esattamente come Indietrononsitorna anche la consigliera comunale Fenech chiede chiaramente di valutare la nomina di un nuovo Direttore generale: «Crediamo che rendere efficiente la macchina amministrativa debba rimanere tra le più grandi sfide che l’amministrazione ha il dovere di portare avanti. La responsabilità dell’efficientamento della macchina amministrativa ha bisogno di tante e tali energie che non può essere mantenuta da chi riveste anche il delicatissimo ed impegnativo ruolo di Segretario Generale».
Una scure che si abbatte anche su Antonio Le Donne, dopo il disastro economico scontato tutto da Guido Signorino.
F.St.