Secondo il progetto realizzato dall’architetto Anna Baratta, recentemente scomparsa, il restyling punta al recupero con interventi finalizzati all’inclusione di soggetti svantaggiati. Prevista anche la creazione di un centro polifunzionale nei locali della scuola. Ma finora tutto resta su carta, in attesa dello sblocco fondi da Palermo
Nelle ultime settimane si è spesso parlato di piazze cittadine, delle condizioni degradate che ne distinguono gli spazi, della maggiore attenzione di cui avrebbero bisogno; è ad esempio il caso di . piazza San Vincenzo e Casa Pia, sul cui stato di abbandono, proprio qualche giorno fa (vedi articolo correlato), è intervenuto con una dura nota il consigliere Nicola Cucinotta. E così, per una piazza esistente ma poco curata, ne esistono altre in lista di riqualificazione. Senza spostarci troppo, arriviamo allo slargo Luigi Boer, dove affaccia l’omonima scuola, per cui esiste un progetto di recupero, uno degli ultimi firmati dall’architetto Anna Baratta, grande professionista recentemente scomparsa, che prevede il recupero di questo centrale punto di ritrovo. Il progetto, per un investimento di circa 2 milioni e 400 mila euro, ha già ottenuto i finanziamenti del Cipe, ma di risorse non c’è ancora traccia perché ricadendo nell’ambito dell’Apq (Accordo quadro Stato-Regione) attendono di essere sbloccate proprio da Palermo.
Vincoli finanziari a parte, il progetto, che risponde alla voce “Sistema urbano sociale-piazza: riqualificazione luoghi si socializzazione per soggetti svantaggiati”, ha appunto come obiettivo quello di ridurre il disagio sociale attraverso una riqualificazione dello spazio esterno ma anche attraverso una ristrutturazione dei locali interni dell’Istituto Boer.
INTERVENTI ESTERNI:
Secondo quanto progettato dall’architetto Baratta, la riqualificazione urbana del luogo avverrà nel totale rispetto del patrimonio ambientale, con il mantenimento degli alberi secolari, e con piccoli accorgimenti ambientali ecosostenibili, con l’utilizzo di materiali naturali. Previsto un sistema di illuminazione a risparmio energico e alimentazione da fonti energetiche rinnovabili, e pavimentazioni in pietra. Prevista anche la piantumazione di nuovi alberi. Lo spazio centrale,sempre secondo quanto previsto “su carta”, sarà diviso da due direttrici con al centro una grande vasca con giochi d’acqua e muri scultura. Nei dintorni tre palme secolari (washingtonie),e panche circolari in legno oltre numerosi sedili in pietra.
RISTRUTTURAZIONE LOCALI SCUOLA:
All’interno dell’istituto, sono invece stati previsti lavori di ristrutturazione e adeguamento allo scopo di creare un’area polifunzionale costituita da: centro di ascolto e orientamento per immigrati e giovani in condizioni di disagio, centro di socializzazione tra bambini appartenenti a etnie diverse ed aree per svolgimento di attività ludico-ricreative.
Questo quanto immaginato per la piazza che affaccia sulla trafficata via Palermo. E per adesso solo di immaginazione ci si deve accontentare.
(E.Dep)
Palermo è un blocco continuo per Messina.
Progetti belli e funzionali per la città ed i cittadini…in attesa che Palermo sblocchi….aspettiamo….e aspettiamo, prima mesi, poi anni e poi nulla.
Solo un ennessimo taglio.