Al via una raccolta firme per impedire lo smantellamento del Teatro Vittorio Emanuele

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Al via una raccolta firme per impedire lo smantellamento del Teatro Vittorio Emanuele

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domenica 08 Dicembre 2013 - 10:31

Destinatari della petizione avviata dal comitato cittadino nato per difendere il teatro della città sono il presidente della Regione Rosario Crocetta ed il sindaco Renato Accorinti

Ha fatto il suo esordio ufficiale il comitato cittadino nato in difesa del Teatro Vittorio Emanuele, del cui futuro la politica e i vertici degli enti locali sembrano disinteressarsi.

Ieri mattina si è svolto il primo incontro pubblico al Feltrinelli Point. A parlare con la stampa e con il pubblico presente i due portavoce Elio Morabito e Donatella Alibrandi e Antonello Longo, direttore artistico della Fondazione degli Architetti del Mediterraneo.

Ad aprire l’incontro Elio Morabito, che ha subito messo in chiaro che a spingere un gruppo di privati a costituire il Comitato è stato il fondato timore che il Vittorio Emanuele possa essere trasformato in un contenitore.

“I segnali dalla Regione –ha dichiarato- sono molto chiari. Giocando sul fatto che le stagioni di musica e prosa 2013-2014 non ci sono e che l’Ente Teatro di Messina nel 2013 non ha prodotto nulla, il Vittorio Emanuele diventerà uno spazio che ospiterà gli spettacoli realizzati a Catania e Palermo, perdendo così la propria identità e la propria anima. A Catania il sindaco Bianco si è mosso sbattendo i pugni sul tavolo e pretendendo il rispetto per le tradizioni della sua città. Dal sindaco Accorinti ci aspettiamo il medesimo comportamento e non solo per quanto riguarda il futuro del nostro teatro. Serve un’assunzione di responsabilità da parte di chi governa Messina, che non può perdere altri posti di lavoro. Ed è questo che succederà se non si interverrà immediatamente”.

Donatella Alibrandi ha posto l’accento sulla storia e sull’importanza che il Vittorio Emanuele ha avuto fino al 1908. “Era uno dei teatri più importanti d’Italia –ha ricordato. Quello che ci ha mosso per costituire il Comitato è stato l’amore verso un luogo storico che appartiene a tutti noi e che non merita la fine che sta rischiando di fare. Non dobbiamo però aspettare che qualcuno risolva il problema dall’alto. Dobbiamo muoverci noi cittadini, noi messinesi, per impedire che il Vittorio Emanuele faccia la fine del Teatro in Fiera”.

A concludere Antonello Longo, con un duro j’accuse nei confronti dei vertici dell’Ente Teatro, che hanno pubblicato una manifestazione di interesse con la quale chiedono a volontari di lavorare gratis sia per le due direzioni artistiche di musica e di prosa che per la gestione vera e propria.

“Una richiesta non solo offensiva ma anche umiliante –ha sottolineato Longo. Chiedere di impegnarsi a titolo gratuito è un insulto intollerabile. Pensare di risolvere i problemi dell’Ente Teatro in questo modo è privo di qualsiasi logica. Bisogna invece lavorare seriamente per dare nuova vita a quello che dovrebbe essere il cuore pulsante della cultura cittadina”.

Di fatto, ci sono due persone che hanno il potere di decidere le sorti future del Vittorio Emanuele: il presidente della Regione Rosario Crocetta e il sindaco di Messina Renato Accorinti. E la raccolta di firme e è rivolta proprio a loro, perché si attivino per bloccare quella che sembra sempre di più una corsa per squalificare il poco patrimonio teatrale della città che ancora sopravvive.

2 commenti

  1. Perchè non darlo in comodato d’uso ai ragazzi del Pinelli, che rinuncerebbero molto volentieri all’uso dei camerini?
    I camerini potrebbero essere utilizzati per ospitare qualche centinaio di immigrati clandestini.
    Renatino detto il tibetano pensaci tu. Potrai aspirare con maggiore merito al Nobel per la pace.

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  2. Magari soltanto per pagare gli emolumenti agli incaricati dalla politica.

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