A tavola si unisce l'Italia, applausi al Vittorio Emanuele per "Belle ripiene"

A tavola si unisce l’Italia, applausi al Vittorio Emanuele per “Belle ripiene”

Rosaria Brancato

A tavola si unisce l’Italia, applausi al Vittorio Emanuele per “Belle ripiene”

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mercoledì 16 Gennaio 2019 - 09:13
Commedia "gustosa"

La tavola unisce gli italiani: la passione per il cibo e la convivialità sono gli ingredienti della ricetta perfetta che ha portato al successo l’ultima commedia del regista messinese Massimo Romeo Piparo e che sta riscuotendo consensi ed applausi nei teatri del Paese.

Si ride moltissimo e si mangia davvero durante lo spettacolo “Belle ripiene” andato in scena ieri al Teatro Vittorio Emanuele, con replica questa sera.

Nell’era dei cooking show, degli chef “vip” e nuovi “guru”, l’esilarante commedia scritta da Giulia Ricciardi da un soggetto di Massimo Romeno Piparo vede in scena un cast tutto al femminile: Rossella Brescia, Tosca D’Aquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo.

Sul palcoscenico, per la prima volta, cucina e fornelli sono reali e le attrici cucinano davvero con tanto di telecamere che dall’alto riprendono le insolite chef alle prese con il sogno di una “stella Michelin” per il loro ristorante e storie personali.

La “gustosa” commedia unisce l’Italia attraverso le 4 protagoniste che riescono ad amalgamare diverse Regioni in un mix di tradizioni culinarie e stili di vita.

Così c’è la pugliese Rossella Brescia-Ida, ex ballerina di lap dance con il vizio del gioco ma dal cuore grande, la napoletana Tosca D’Aquino-Ada con una storia d’amore fallita alle spalle e la forza d’animo per trascinare le compagne in un sogno, la milanese Roberta Lanfranchi-Leda, la “children free” vegana che non sa resistere alle tentazioni dell’arrosto e Samuela Sardo-Dada la romana “coatta” con 5 figli a carico e un amore per la vita che strabocca ad ogni frase.

La cucina del ristorante diventa quindi il luogo dove le storie d’amore, le amicizie, i piccoli e grandi segreti s’incontrano e si scontrano.

Equivoci e liti si mescolano bene ad amare riflessioni sui vizi e sulle carenze della società moderna. In attesa di un ispettore in incognito che dovrà decidere se assegnare o meno la prima “stella” nella cucina del Belle ripiene succede un po' di tutto, coinvolgendo anche il pubblico che finisce con l’assaggiare quanto viene cucinato sul palco.

Appositamente per la commedia è stato creato lo Scrigno Belle Ripiene, uno speciale raviolone ripieno di cime di rapa (Puglia) e guarnito con guanciale croccante (Lazio), pomodoro piennolo confit (Campania) e fonduta di stracchino (Lombardia). Nel menù altre prelibatezze: dal “Risotto allo zafferano e gamberi boreali” alle “Mezzelune pere e taleggio con crema di zucca e castagne” fino alle “Perle di salmone croccante, yogurt ed erba cipollina”.

Le quattro attrici, oltre alle regolari prove di allestimento teatrale hanno sostenuto anche l’esame per il certificato H.A.C.C.P. per la somministrazione di cibo al pubblico, nonché un intensivo corso di cucina professionale.

Al termine dello spettacolo tutti gli spettatori diventano avventori e possono assaggiare lo Scrigno prima di lasciare il teatro Vittorio Emanuele.

Sold out al Vittorio Emanuele per la prima serata e applausi meritati per le 4 protagoniste che riescono a riunire idealmente dietro i fornelli un’Italia sempre più divisa da barriere e incomprensioni.

La cucina è il regno dell’imperscrutabile, un luogo inaccessibile per la maggior parte delle persone- scrive Massimo Piparo- in cui è possibile mettere a nudo le proprie debolezze e dare sfogo alle proprie frustrazioni: una sorta di lettino dello psicanalista tra uno spicchio d’aglio, del peperoncino, tanta farina e un pizzico di sale”

E in fondo il nostro Paese, nonostante tutto, è sempre quello di “aggiungi un posto a tavola”….

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